MILANO (Reuters) - Indici inchiodati sulla parità a Piazza Affari, e più in generale sui mercati europei, in attesa dei dati sull'occupazione Usa nel primo pomeriggio.

Le attese per il dato sugli occupati non agricoli negli Usa convergono sulla cifra di 500.000 nuovi posti di lavoro che, se confermata, sarebbe quasi il doppio dei 253.000 del mese precedente.

Il mercato ritiene che una lettura particolarmente forte possa rivelarsi decisiva per spingere la Federal Reserve ad annunciare già il mese prossimo l'atteso 'tapering'.

Al momento le proiezioni dei futures sugli indici a Wall Street segnano un avvio in calo.

Sullo sfondo la chiusura positiva della borsa di Shanghai dopo una settimana di festa nazionale a seguito dei dati sul Pmi cinese e dall'allentamento delle tensioni con gli Stati Uniti.

Intorno alle 12,40 l'indice FTSE Mib di Piazza Affari è in rialzo di un frazionale 0,19%. Volumi contenuti che non raggiungono il miliardo di euro.

Tra i titoli in evidenza:

In rally il comparto oil sulla scia del forte rialzo del prezzo del greggio che si muove a ridosso degli 83 dollari al barile. Molto forti SAIPEM che avanza dell'1,9%, TENARIS (+2,3%) ed ENI che sale dell'1,8%. Quest'ultima ha ieri annunciato il via libera all'iter per l'Ipo del business che integra le attività retail gas&power e quelle delle rinnovabili (Eni R&R). "A trascinare il comparto è essenzialmente il balzo del prezzo della materia prima anche perché l'Ipo di Eni era già stata annunciata al mercato in primavera con previsione di realizzarla nel 2022", osserva un trader.

Si è girato in deciso calo il settore delle utility penalizzato dalla contrazione del prezzo del gas dopo le dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin che ha annunciato l'incremento delle forniture ai Paesi europei. La peggiore è A2A in ribasso del 2,7% circa, ma con volumi contenuti. Un broker sottolinea che "con il calo del prezzo del gas perdono appeal le energie rinnovabili dove è molto esposta A2A con possibili contraccolpi sui margini. Inoltre, essendo venerdì, molti trader stanno chiudendo le posizioni". Vendute anche Hera(-1,6%), Iern (-1,8%) e Acea(-0,4%).

In recupero dai minimi Stm(-1,4%) penalizzata, sottolinea un trader, dai risultati del produttore di chip di Taiwan Tsmc in linea con le attese. Giù il comparto in Europa con una flessione dello 0,5%.

Proseguono positive le banche, con Intesa Sanpaolo e Unicredit in salita rispettivamente dello 0,4% e dell'0,8%. Raccolta anche Bper in crescita dell'1,3%

Scivola Nexi(-1,8%) su realizzi, giù anche Leonardo (-1,4%).

Fra i minori spunti su DANIELI che si muove sui massimi da fine giugno 2008 con le ordinarie che balzano del 7,6% e le risparmio del 4,5%.

Infine, sull'Aim crollo per il titolo HEALTH ITALIA che non riesce ad aprire, ma segna un prezzo indicativo a 1,88 euro in calo di quasi il 34% rispetto alla chiusura di ieri dopo la notizia di un'indagine avviata dalla Guardia di Finanza sulla quotazione delle azioni, su cui l'azienda si dice estranea ai fatti contestati.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)