A prevalere è comunque il clima attendista nel giorno in cui la Fed è chiamata ad agire nuovamente sul fronte dei tassi per tentare di frenare l'inflazione. Da attese la banca centrale Usa dovrebbe varare un altro rialzo da 75 punti base, dopo quello da 100 punti operato ieri dalla Banca centrale di Svezia. Particolare attenzione verrà rivolta alle previsioni trimestrali sull'economia che la Fed diffonderà in serata e alla conferenza stampa del governatore Powell.

"Le borse sono su supporti importanti, in particolare l'Eurostoxx50, e questo dovrebbe consentire un rimbalzo dei mercati. Prevale tuttavia il clima attendista", osserva un trader.

Intorno alle 13,10 l'indice FTSE Mib guadagna lo 0,80% con volumi intorno a 600 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Molto forte LEONARDO (+5,6%), insieme al comparto della difesa europeo, dopo le ultime dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin sulla mobilitazione parziale. "I venti di guerra con le dichiarazioni di Putin fanno tornare gli acquisti sul comparto della difesa", osserva un trader.

Bancari in netto recupero (indice in salita dell'1%), realizzati ieri. UNICREDIT guadagna il 2,8%. La banca ha annunciato l'avvio della seconda tranche del programma di buyback fino a un miliardo di euro. Al palo, invece, INTESA SP. Non riesce a risollevarsi MPS, anche oggi molto venduta con un ribasso dell'1,6%. A pesare sempre le attese dell'aumento di capitale. Ieri altri dettagli sul piano di raggruppamento azionario (1 nuova azione ordinaria ogni 100 esistenti dal 26 settembre) funzionale all'aumento iperdiluitivo previsto questo autunno.

Strappa OVS (+16%) dopo i risultati del primo semestre sopra le attese. Banca Akros scrive nel daily che "i risultati sono sopra le attese su tutti i livelli con vendite ed Ebitda sopra le stime e debito in calo. Le nostre attese erano per vendite nel secondo semestre piatte ed Ebitda in calo del 22% o inferiore di 20 milioni di euro. Alla luce di questi risultati, riconsidereremo queste stime troppo pessimistiche".

Rimbalza TIM (+3,8%), titolo che si muove comunque a ridosso dai minimi storici toccati più volte nelle ultime sedute.

Cede intorno al 2% il titolo MFE B, penalizzato dal taglio della raccomandazione a "Neutral" da "Overweight" e prezzo obiettivo a 0,54 euro da 1,2 euro precedente. Nel settore oil, la lettera si abbatte ancora su SAIPEM che arretra dell'1,7% e nuovi minimi a 0,57 euro, nonostante il balzo del greggio stia facendo salire i titoli del comparto oil. TENARIS balza del 4,3%, ENI del 3%.

Giù la JUVE (-2,1%) in vista del Cda sui conti del bilancio 2021-22.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)