MILANO (Reuters) - Piazza Affari resta ferma sulla parità mentre gli investitori guardano alla riapertura di Wall Street dopo il ponte festivo di ieri con i futures segnalano un avvio negativo a causa del venir meno delle speranze di un imminente taglio dei tassi da parte della Fed.

In calo anche i mercati asiatici stamani che non hanno trovato spunti positivi dal significativo taglio del tasso per i prestiti a cinque anni deciso dalle autorità cinesi a un livello mai applicato dalla sua introduzione nel 2019.

Intorno alle 12 il Ftse Mib è incerto fra denaro e lettera. Volumi pari a poco sopra 530 milioni di euro.

Ritraccia su realizzi Tim (-1,1%) dopo lo strappo di ieri di circa il 6%, grazie alla promozione a 'buy' di BofA.

Denaro su Buzzi (+1,9%) dopo che Barclays ha rivisto al rialzo la raccomandazione a 'Overweight' da 'Equal Weight', con un target price a 42 dai 33 euro precedenti.

Banche trascurate, con le big Intesa Sanpaolo e UniCredit in calo intorno allo 0,3%.

Tonica Unipol in crescita del 2,3% e su nuovi massimi da aprile 2012 a 7,2 euro. A parte la pausa di ieri, il rally è partito venerdì, innescato dall'annuncio di un piano per tagliare la catena di controllo nel gruppo attraverso l'incorporazione di Unipolsai che è invece piatta e poco sotto il prezzo di 2,7 euro per azione proposto per l'Opa.

Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, che confermano su Unipol la raccomandazione "Buy" con target price a 8,9 euro, "la razionalizzazione farà emergere il valore della società, penalizzato finora da un significativo sconto a livello di holding".

Fra le utility, A2A avanza dello 0,5%, in attesa dei risultati preliminari 2023 nel primo pomeriggio.

In netto ribasso Iveco che cede il 3% alla sua seconda seduta consecutiva negativa. Il titolo è in evidente fase di realizzo dopo ben sei sedute di fila in rialzo e un saldo da inizio anno positivo per circa il 30%.

(Giancarlo Navach, editing Gianluca Semeraro)