Gli investitori sul listino milanese continuano a puntare sui bancari nonostante i timori che il picco del lungo rally del comparto sia stato raggiunto.

Alcuni segnali di ripresa che giungono dai dati tedeschi e i livelli contenuti della quotazioni del gas offrono ulteriore sostegno ai listini continentali.

Le attenzioni del mercato si spostano adesso sui prossimi aggiornamenti macro con il mercato del lavoro statunitense in primo piano. In attesa dei dati sugli occupati non agricoli di venerdì, oggi sotto osservazione saranno i numeri Adp sugli occupati del settore privato, visti in deciso aumento a febbraio.

Con i futures Usa che indicano un avvio in leggero rialzo a Wall Street, intorno alle 12,50 l'indice milanese FTSE Mib guadagna lo 0,3%.

Tra i titoli in evidenza:

Le prospettive sui benefici derivanti dai continui rialzi dei tassi di interesse, in un contesto di congiuntura economica che sembra sfuggire alla recessione, alimenta nuovi acquisti sui bancari. Tra le più sostenute BPER +2,4%, UNICREDIT e BANCO BPM a +1,7%. L'istituto guidato da Giuseppe Castagna ha ottenuto dalla Bce il riconoscimento dello status di conglomerato finanziario, prerequisito per accedere ai benefici patrimoniali del 'Danish Compromise' legati al business assicurativo, tassello chiave del suo piano industriale.

Bene anche MEDIOLANUM dopo i forti dati di febbraio sulla raccolta, pubblicati ieri, e che "sottolineano il successo delle iniziative volte ad accelerare la crescita del gruppo", commenta Equita sottolineando in particolare la promozione sui depositi vincolati a 6 mesi al 4%.

Qualche acquisto nell'automotive, con IVECO a +1,6%. Poco mossa invece STELLANTIS che, insieme a FERRARI, CNH INDUSTRIAL (poco mosse), e alla stessa Iveco, ha firmato oggi con i sindacati di categoria l'accordo per il rinnovo del contratto 2023-2026 per i lavoratori italiani che prevede un aumento salariale di oltre l'11% nel biennio.

Seduta negativa per FINCANTIERI, in calo del 5,5%, dopo i risultati del quarto trimestre e la guidance sul 2023, pubblicati ieri a borsa chiusa, inferiori al consensus degli analisti.

Prosegue la debolezza dei settori Oil e Utility, con ENI a -0,7%, TENARIS in calo dell'1,8% e HERA a -0,9%.

Debutto positivo sull'Euronext Growth per REWAY in rialzo del 7,7% rispetto ai 3,10 euro dell'Ipo.

(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei, Francesca Piscioneri)