A livello globale tornano le tensioni Usa-Cina, mentre non si registrano passi in avanti nei negoziati tra Democratici e amministrazione Trump sul nuovo pacchetto di stimolo economico.

Sul fronte del rendimento dei titoli di Stato decennali italiani e tedeschi la forbice si riduce a 147 punti base.

Unicredit volatile cede il 3% dopo i risultati del secondo trimestre sopra le attese e la conferma degli obiettivi di utile al 2021. Secondo un trader, a fare scendere le azioni "non sono tanto i risultati quanto le nuove indiscrezioni di stampa che danno la banca come candidata a rilevare Mps". Nel corso della call il Ceo Mustier ha ribadito il no a operazioni di "M&A" in Italia.

Ben raccolta Bper (+5,2%), nonostante abbia rivisto al ribasso i target del piano industriale al 2021 alla luce del peggioramento del quadro macroeconomico per l'impatto del Covid-19. Il broker Equita scrive che i "risultati del trimestre sono sopra le attese grazie a one-off fiscali".

Forte rialzo per MPS (+5,3%). Secondo la stampa, la banca potrebbe emettere, tra settembre e ottobre, un bond subordinato Tier2 dell'importo di 200-300 milioni di euro come primo passo per soddisfare le richieste di rafforzamento patrimoniale della Bce.

Strappa Creval con un balzo superiore all'8% sulla scia della semestrale, con un utile netto in crescita del 74%, migliore delle attese.

Ritraccia Telecom (-1,3%) dopo due sedute al galoppo.

Ripiegano anche le oil company nonostante il balzo del greggio con Tenaris in calo del 3,2% dopo i risultati del secondo trimestre ieri sera che, secondo un primario broker italiano, sono leggermente migliori delle attese su Ebitda adj grazie a una generazione di cassa molto forte ma con l'outlook sul terzo trimestre debole. Venduta anche Eni (-1,5%).

Pirelli, in flessione del 2,7%, in recupero dai minimi dopo la revisione al ribasso delle stime di margine operativo e cash flow 2020 a causa del forte impatto che la pandemia di Covid-19 ha avuto sul settore nel secondo trimestre. Kepler ha tagliato il prezzo obiettivo a 3,7 euro da 4,2 euro precedente.

Fuori dal paniere principale, torna a scendere Autogrill, in flessione del 3%.

Infine, realizzi su As Roma (-4,3%) dopo l'annuncio dell'accordo per cedere la maggioranza del club capitolino a Friedkin e conseguente lancio di un'Opa sulle azioni in circolazione. Il titolo era salito molto proprio sulle attese dell'uscita di scena di James Pallotta con le azioni che sono salite del 36% circa negli ultimi tre mesi, sui massimi dai primi di marzo.