- Avvio decisamente negativo a Piazza Affari e più in generale sui mercati europei, con gli investitori che tornano a essere preoccupati per la ripresa dei casi di coronavirus in Europa e per le ricadute sull'andamento economico a seguito delle varie restrizioni in atto.

"Partiamo deboli e i timori legati alla ripresa dei casi di contagio non aiutano. I mercati stanno riflettendo se effettivamente ci siano le possibilità di un recupero per le economie", osserva un trader.

Non aiuta anche l'andamento dei futures sugli indici Usa in deciso calo che indicano un avvio negativo a Wall Street nel pomeriggio.

Sul fronte delle materie prime il prezzo del petrolio ripiega sotto i 43 dollari.

Sempre stabile lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi intorno a 141 punti base.

Vendute le banche, che proseguono un trend in atto già da alcune sedute. Le big Intesa Sanpaolo e Unicredit sono in calo rispettivamente di 1,9% e 3,5%. Mediobanca cede l'1,8% nonostante Kepler Cheuvreux abbia portato il prezzo obiettivo a 9,3 euro da 8,9 euro precedente.

Giù anche Generali (-1,4%). Sempre Kepler ha aumentato il prezzo obiettivo a 65 euro da 63 euro precedente.

Deboli gli industriali con in testa Leonardo, in asta di volatilità dopo una flessione del 5,45% che segue il brusco calo di venerdì scorso. Vendite anche su Pirelli (-1,8%) e Fca (-2,5%). Male anche Cnh in calo del 5,4%.

Sempre ben raccolta e in controtendenza Diasorin che sale del 2%. La società di diagnostica di Saluggia si avvantaggia delle attese per l'utilizzo dei test rapidi per lo screening del Covid e della campagna di vaccinazione antinfluenzale.

Vendite su Atlantia in flessione del 2,2% in assenza di novità sul fronte delle trattative, in salita, fra la famiglia Benetton e Cdp per il riassetto di Aspi. Secondo una fonte, la società potrebbe convocare un Cda straordinario giovedì 24 settembre per discutere del dossier che riguarda Autostrade per l'Italia. "Riteniamo che le crescenti tensioni fra Atlantia e il Governo incrementino i rischi e la volatilità sul titolo", scrive Fidentiis nel daily.

Era partita in rialzo Mediaset, che poi ripiega e cede intorno all'1,7%. Sabato La Repubblica ha scritto che lo scorso maggio una banca d'affari avrebbe illustrato ai dirigenti Mediaset, per conto del tycoon del gruppo Discovery John Malone, i vantaggi di un'eventuale fusione tra i due gruppi. Il broker Equita scrive che "l'interesse di Discovery per Mediaset è una novità e creerebbe ulteriore appeal speculativo sul titolo. Miglioriamo la raccomandazione da 'reduce' a 'hold', applicando un premio speculativo del 15% a 2 euro".

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)