"Nonostante questo alcune storie ci sono, in particolare l'interesse sulle banche anche se più in Europa che a Milano", osserva un trader.

Sull'obbligazionario italiano stabile la forbice dello spread del rendimento dei titoli di stato decennali italiani e tedeschi intorno ai 108 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Saipem cede il 7% a nuovi minimi da novembre 2020, con il titolo che è arrivato a perdere fino al 12% a inizio seduta. A penalizzare i corsi il nuovo allarme sulle stime, questa volta per il 2021 a causa delle incertezze legate al progetto Mozambique Lng, che rappresenta il 15% del portafoglio ordini attuale, dopo che Total ha dichiarato la force majeure. Impattano anche i risultati del primo trimestre ben sotto le attese degli analisti. Il broker Jefferies rileva che si tratta "di un altro trimestre debole, su base sequenziale peggiore del quarto trimestre 2020, dove influisce la questione del Mozambico, tuttavia preoccupa anche il deterioramento dei margini nell'E&C offshore". Secondo un trader, "il forte calo iniziale era forse esagerato, ma gli investitori sono un po' esasperati e, quindi, hanno venduto in maniera massiccia".

Fuori dal paniere strappa Mediaset (+7,7%) sulle indiscrezioni di un quotidiano secondo cui la pace con il socio francese Vivendi "è a un passo" e un accordo per la chiusura tombale di tutte le cause in corso sarebbe in arrivo. Vivendi avrà 5 anni per uscire dal capitale di Mediaset, scrive MF. Raffica di upgrade da parte dei broker dopo i risultati 2020: Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo a 1,95 euro da 1,8 euro precedente; Ubs a 2,6 euro da 2,25; Barclays a 2,6 da 2,3 e Jp Morgan a 3 da 2,40 euro con raccomandazione "Overweight".

Banche forti in Europa in scia dei risultati di Deutsche bank. Le big Unicredit e Intesa Sanpaolo in salita rispettivamente dello 0,5% e dello 0,1%. Meglio Bper in crescita del 2,3% e Banco Bpm (+2%), mentre Pop Sondrio avanza del 3%.

Debole Diasorin (-0,7%), già venduta ieri dopo la revisione al ribasso delle stime per il primo semestre e per l'anno annunciata ieri dalla rivale Biomerieux, su cui pesa l'effetto diluitivo legato all'emissione di un bond equity linked convertibile annunciato stamani. Secondo un broker tale impatto è tuttavia compensato dai preliminari del trimestre, resi noti in anticipo stamani, che vedono un balzo dei ricavi del 53% a 267 milioni e un'Ebitda adjusted a 130 milioni (+10%), migliori delle attese.

Fra i minori strappa Banca Finnat (+8,5%). Forte anche Tenaris (+1,5%) in vista dei risultati trimestrali post chiusura di Wall Street con attese di una graduale ripresa su base sequenziale al traino dell'incremento dell'attività di perforazione negli Stati Uniti.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)