Sui mercati pesano anche i timori legati all'andamento dell'economia cinese dopo una serie di dati macro un po' deboli.

"Oggi si fa veramente poco. Seduta molto tranquilla e senza spunti di rilievo", dice un trader.

Ieri a Wall Street ennesimo record storico per il Nasdaq, mentre l'S&P 500 è a un passo dal picco a seguito del nuovo balzo dei titoli tecnologici. Il dato sugli occupati nel settore privato ben sotto le attese di Adp fa aumentare le speranze di un prolungato sostegno da parte della Fed.

Intorno alle 12,35 l'indice FTSE Mib è sostanzialmente piatto.

Tra i titoli in evidenza:

Contrastate le banche, che si muovono in modo volatile: fra le big solo Unicredit sale dello 0,35%, mentre Intesa Sanpaolo cede lo 0,64%. Cresce dello 0,6% MPS in attesa di sviluppi nella trattativa con UniCredit che potrebbe rilevare un perimetro selezionato. Cedente Bper.

Realizzi su Stm, che cede lo 0,45% dopo la recente corsa che l'ha portato sui massimi da fine giugno 2002 in scia al balzo dei tecnologici Usa.

Effetto "reshuffle" degli indici per Wiit che guadagna il 5,4% in vista dell'ingresso nell'Ftse Italia Mid cap a partire dal prossimo 20 settembre. Passa in positivo Banca Carige (+0,6%) sempre in vista dell'ingresso nell'indice, riammessa a Piazza Affari lo scorso 27 luglio dopo una lunga sospensione.

Stellantis cresce dello 0,8% dopo l'annuncio di un accordo definitivo per l'acquisizione della società Usa di finanziamento auto First Investors Financial Services Group per la cifra di circa 285 milioni di dollari in contanti. Secondo il broker Equita, "il deal è piccolo, ma la notizia è positiva in quanto il business finanziario è molto profittevole". Un trader cita, inoltre, alla base del rialzo del titolo anche il prossimo ingresso del colosso dell'auto nell'indice STOXX50.

Fra gli industriali realizzi su Leonardo (-1%) dopo il balzo di ieri e il superamento di quota 7 euro oggi nuovamente vercato al ribasso.

Prosegue la corsa di Diasorin (+1,5%) sopra il livello di 201 euro e sui massimi di metà novembre scorso grazie al massiccio ricorso dei test molecolari e antigenici nonostante la fase vaccinale anti-Covid sia stata avviata da diversi mesi. Nel comparto premiata anche Pharmanutra (+3,8%) sui massimi storici a 71,6 euro.

Tengono i petroliferi nonostante il calo del prezzo del Brent dopo la decisione di Opec+ di un graduale ritorno delle forniture sul mercato. Eni balza dello 0,6%, sostenuta anche dalla scoperta ad olio nel blocco CI-101 nell'offshore della Costa d'Avorio, mentre è negativa Saipem (-0,8%).

Corre anche oggi Giglio Group (+6,4%) dopo la sigla ieri dell'accordo commerciale con Edrone nell'e-commerce.

Infine, forti acquisti su Aquafil (+4,4%) post risultati del secondo trimestre sopra le attese.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)