MILANO (Reuters) - Indici in cauto ribasso a Piazza Affari e, più in generale, sugli altri listini europei in una seduta di generale consolidamento dei mercati dove a prevalere sono più le prese di profitto che gli acquisti.

Dopo il forte ribasso di ieri, le proiezioni che vengono dai futures Usa sono di un avvio piatto per gli indici di New York.

Intorno alle 12,55 il FTSE Mib è in calo dello 0,25%. Volumi contenuti pari a poco più di 550 milioni di euro ed è molto probabile che resteranno bassi per tutta la settimana in vista del lungo ponte di Sant'Ambrogio.

Tra i titoli in evidenza:

Ritraccia Saipem a ridosso di quota 1 euro, penalizzato da prese di beneficio dopo il recente rally del titolo, che ha portato a un rialzo di oltre il 56% nell'ultimo trimestre.

Debole un po' tutto il comparto oil con il calo del prezzo del Brent. Eni arretra dell'1,3%, Tenaris a -0,4%.

Sugli scudi le utility, con Enel in rialzo dello 0,7% e A2A a +0,54%.

Ben raccolta Erg, che sale del 2,3%. Gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno confermato la raccomandazione di "Buy" sul titolo e alzato il prezzo obiettivo a 37,1 euro, sottolineando i solidi fondamentali dell'azienda. "Riteniamo che il prossimo piano industriale, atteso nel primo trimestre del 2023, possa agire come da ulteriore catalizzatore", dice il broker.

Qualche spunto su Leonardo che cresce dell'1,9%.

Sul fronte della banche, in netto ribasso Mps (-3,75%) dopo il rally di ieri. Il titolo è a un passo da quota 2 euro, pari al prezzo di sottoscrizione dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi chiuso a inizio novembre, ma non riesce a superarla. Poco mossa Unicredit, mentre Intesa Sp cede lo 0,35%.

Sempre debole Juve che arretra dell'1,3%. Oggi il club ha reso noto la relazione di revisione sul progetto di bilancio d'esercizio consolidato al 30 giugno 2022.

In netto ribasso Trevi (-3,9%) dopo l'annuncio delle date dell'avvio dell'aumento di capitale fino a 25 milioni di euro. Il periodo di offerta inizia il 19 dicembre.

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)