Il mercato dà per scontato un altro rialzo di 75 punti base, il quarto consecutivo della banca centrale Usa, e i riflettori sono puntati sulla successiva conferenza stampa del presidente Jerome Powell, alla ricerca di indizi sul futuro percorso della politica monetaria statunitense.

Le speranze su un rallentamento del ritmo dei rialzi avevano sostenuto i mercati nelle ultime settimane ma i dati macro Usa di ieri sul mercato del lavoro, migliori delle attese, hanno smorzato tali aspettative, facendo riemergere i timori sul proseguimento di una politica aggressiva.

Oltre che sul fronte macro gli investitori continuano a concentrarsi sulla stagione delle trimestrali.

Intorno alle 16,30 il FTSE Mib guadagna lo 0,11%. Volumi per 1,26 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Spiccano le performance delle utility come Enel, Italgas e Snam in rialzo dall'1% all'1,5%.

Altra seduta sugli scudi per Telecom Italia, in progresso dell'1,4% con volumi vivaci dopo un balzo a inizio seduta a oltre +4% ai massimi da più di due mesi. Il titolo continua a essere sostenuto dalle speculazioni sulle possibili mosse del governo Meloni, dopo la nomina di Alessio Butti a sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione tecnologica che, secondo il mercato, potrebbe favorire un'Opa di Cdp sul gruppo tlc. Intanto stamani l' AD di Tim Pietro Labriola ha incontrato Gaetano Caputi, capo di gabinetto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto riferito a Reuters da fonti politiche.

Tra bancari generalmente positivi, e attenti al tema tassi, Mps (-1,4%) è ferma sotto i due euro del prezzo di sottoscrizione dell'aumento di capitale che oggi ha concluso i due giorni di asta dei diritti inoptati con una potenziale sottoscrizione di ulteriori 112 milioni di euro.

Acquisto anche su altri finanziari, da Unipol (+2%), a Azimut (+1,2%).

In tema di trimestrali Ferrari perde l'1,5% nonostante i risultati del trimestre sopra le attese e la guidance rivista al rialzo, con un trader che parla di un titolo vittima del classico "sell on news".

Sempre nell'automotive mini-rimbalzo per Pirelli (+0,5%) dopo il deciso calo di ieri in scia ai deboli dati e caute indicazioni arrivate da Goodyear e Nokian.

Seduta negativa per Amplifon che perde l'1,6% penalizzata dal profit warning, il secondo in un anno, annunciato dalla concorrente danese Demant legato al mercato degli apparecchi acustici e di comunicazione.

Saipem perde il 2,6% colpita da realizzi dopo i recenti guadagni, giù anche Prysmian a -3,6%.

(Andrea Mandalà, editing Claudia Cristoferi)