MILANO (Reuters) - Dopo un avvio di seduta al cardiopalma, con violente oscillazioni degli indici, Piazza Affari sembra essersi indirizzata verso un andamento più tranquillo in questo inizio di settimana che segue il forte calo registrato nella precedente ottava.

Aiuta anche l'andamento positivo dei futures Usa che fanno presagire un avvio al rialzo a Wall Street anche se permane il nervosismo in vista di quello che deciderà la Fed questa settimana sulla stretta monetaria.

Sempre protagoniste le banche, molto volatili anche oggi, in linea con l'andamento europeo, dopo un fine settimana che ha visto il salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs sotto la regia del governo svizzero e uno sforzo coordinato degli istituti centrali per sostenere il flusso di liquidità a livello mondiale.

Un trader segnala che il mercato è in balia degli eventi. I book sono vuoti e pochi investitori vogliano accollarsi il rischio di puntare sulle banche in questa fase.

Tra i titoli in evidenza:

L'indice bancario è tornato piatto dopo un calo di oltre il 5,6% nel durante. A livello europeo l'indice delle banche è in ribasso dell'1,3%. Unicredit perde lo 0,15% dopo il -6% toccato a inizio seduta. Intesa Sanpaolo arretra dello 0,8%. Peggio Bper in calo dell'1,7%, Banco Bpm a +0,7%, mentre Mps perde l'1,6%. Secondo un trader in questa fase gli investitori sono restii a mettere i soldi in un comparto che potrebbe essere rischioso e volatile. Nel daily Equita scrive che da un lato l'operazione su Credit Suisse permette di contenere i rischi di contagio e le sue ripercussioni, ma dall'altro ritiene "che i termini della transazione possano avere come effetto l'aumento del costo del capitale/risk premium per le banche".

Soffre anche il risparmio gestito con Finecobank in calo dello 0,7%.

Il nuovo calo del prezzo del Brent, ai minimi da 15 mesi, sui timori che i rischi nel settore bancario possano portare a una recessione e a un calo della domanda di petrolio, pesano in particolare su Saipem che perde l'1,3%, comunque in recupero dai minimi, e Tenaris a -0,7%.

Per contro, la discesa del rendimento del decennale sotto il 4% alimenta gli acquisti verso il comparto delle utility con il rendimento del dividendo che torna nuovamente appetibile per i risparmiatori: Snam è in rialzo del 2,3%, Terna avanza del 2,5%, Italgas di oltre il 2%. Bene anche Iren a +5,13% con gli investitori che si posizionano in vista dei risultati di giovedì e A2A a +2,7%.

Acquisti anche su Fincantieri con un balzo del 4,3%.

Webuild perde l'1,8% su evidenti realizzi dopo il balzo di circa il 20% delle ultime due sedute.

Infine, venduta Diasorin in calo del 3,6% dopo che Morgan Stanley ha tagliato la raccomandazione a "underweight" da "equal-weight".

(Giancarlo Navach, editing Gianluca Semeraro)