Già durante la mattinata la borsa milanese, insieme ai principali listini continentali, ha mostrato di sapere assorbire senza grossi contraccolpi i commenti hawkish del presidente della Fed Jerome Powell ieri.

Nel pomeriggio, i numeri Adp sugli occupati del settore privato in Usa, cresciuti oltre le attese, hanno fornito un ulteriore segnale della forza del mercato del lavoro negli Stati Uniti in attesa del dato chiave di venerdì, attentamente monitorato dalla Fed.

Intorno alle 16,50 l'indice milanese FTSE Mib guadagna lo 0,4%.

Tra i titoli in evidenza:

Le prospettive sui benefici derivanti dai continui rialzi dei tassi di interesse, in un contesto di congiuntura economica che sembra sfuggire alla recessione, alimenta nuovi acquisti sui bancari, nonostante i timori che dopo il lungo rally del comparto gli spazi di ulteriore crescita siano ormai limitati.

Tra le più sostenute Bper guadagna il 2,8%, Unicredit l'1,7% e Banco Bpm l'1,3%. L'istituto guidato da Giuseppe Castagna ha ottenuto dalla Bce il riconoscimento dello status di conglomerato finanziario, prerequisito per accedere ai benefici patrimoniali del 'Danish Compromise' legati al business assicurativo, tassello chiave del suo piano industriale.

Bene anche Mediolanum (+0,7%) dopo i forti dati di febbraio sulla raccolta, pubblicati ieri, e che "sottolineano il successo delle iniziative volte ad accelerare la crescita del gruppo", commenta Equita sottolineando in particolare la promozione sui depositi vincolati a 6 mesi al 4%.

Inwit in testa al FTSE Mib con +3,5% spinta da speculazioni secondo cui la società delle torri di trasmissioni per le tlc avrebbe attratto l'interesse di alcuni soggetti.

Stm guadagna oltre il 3% dopo che Moody's ha alzato l'outlook da stabile a positivo, confermando il rating "Baa2".

Nell'automotive, Iveco guadagna ilo 0,7%. Poco mossa invece Stellantis che, insieme a Ferrari, Cnh Industrial (poco mosse), e alla stessa Iveco, ha firmato oggi con i sindacati di categoria l'accordo per il rinnovo del contratto 2023-2026 per i lavoratori italiani che prevede un aumento salariale di oltre l'11% nel biennio.

Fincantieri, maglia nera della seduta con - 4,5% penalizzata dai risultati del quarto trimestre e dalla guidance sul 2023, inferiori al consensus degli analisti.

Prosegue la debolezza dei settori Oil e Utility, con Tenaris in calo dell'1,9%, Saipem dell'1%, e Hera dello 0,99%.

Debutto positivo sull'Euronext Growth per Reway in rialzo del 5,9% rispetto ai 3,10 euro dell'Ipo.

(Andrea Mandalà, editing Claudia Cristoferi)