Mercoledì è atteso l'ultimo rapporto sull'indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti (Cpi), che dovrebbe mostrare un rallentamento dell'inflazione core al 3,7% a marzo dal 3,8% del mese precedente. Gli investitori sperano che i dati contribuiscano a chiarire i tempi sull'avvio del ciclo di riduzione dei tassi di interesse della Federal Reserve.

Il giorno dopo, giovedì, gli investitori saranno concentrati sulla Bce, che nelle attese dovrebbe dare il via libera a un primo taglio dei tassi di interesse a giugno, ipotesi praticamente data per scontata dai mercati.

Intorno alle 12,20 il Ftse Mib avanza dello 0,51%. Volumi molto contenuti, di poco sopra 660 milioni di euro.

I titoli in evidenza oggi

Spunti su Pirelli che sale dello 0,5%, dopo avere toccato un nuovo massimo da febbraio 2022 a 5,916 euro. A fare da traino Jefferies che ha alzato il rating a 'buy' da 'hold' e il target price a 6,9 euro da 5,2.

Un po' di rimbalzo diffuso su Diasorin a +1,95%, anche in questo caso in scia di Ubs che ha avviato la copertura sul titolo con "Buy" e prezzo obiettivo a 105 euro.

Bene Fincantieri a +3,15%, così come Saipem che cresce dell'1,7%.

Non conosce sosta il rialzo di Leonardo, spinta sempre dai venti di guerra in corso, con il titolo che guadagna l'1,6% e nuovo massimi da oltre 23 anni a 23,69 euro.

Fra le utility, spunti su Iren (+1,45%) dopo che venerdì scorso ha annunciato un investimento di 45 milioni di euro in un impianto per il riciclo della plastica a Borgaro Torinese.

Sempre restando fuori dal paniere principale volatile Fiera Milano, che ripiega e cede il 2,8% dopo che stamani era partita forte su nuovi massimi da febbraio 2020 a 4,385 euro, in vista della presentazione quest'oggi del nuovo business plan 2024-2027.

Banche in cauto rialzo, con Intesa in salita dello 0,6%. Bene Nexi in rialzo dell'1%, mentre resta debole Pop Sondrio (-0,22%).

Nell'asset managament, denaro su Azimut (+1,15%) post dati sulla raccolta netta di marzo. Debole, invece, Finecobank (-0,22%) che ha reso noto la raccolta fondi del mese scorso.

In netto calo Juve che cede il 3,3% nonostante un avvio in rialzo dopo il ritorno alla vittoria in campionato e le prospettive di partecipare alla prossima Champions League.

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)