A Wall Street in rialzo i principali indici azionari che rimbalzano dopo le forti perdite della scorsa settimana, mentre l'attenzione adesso si sposta sull'impatto delle potenziale modifiche alla tassazione dei profitti aziendali e gli effetti dell'inflazione sulla politica monetaria.

Sui mercati c'è attesa anche per diversi dati macro in arrivo dalla Cina mercoledì, che gli analisti temono possano confermare un ulteriore rallentamento nella seconda più grande economia mondiale.

Intorno alle 16,30 l'indice FTSE Mib avanza dello 0,77%, sotto i massimi intraday. Volumi intorno a 1,5 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Denaro diffuso un po' su tutto il listino, toniche Generali e Mediobanca rispettivamente in rialzo dell'1% e dello 0,8% dopo l'annuncio che Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone hanno stretto un patto in vista del rinnovo del board della compagnia triestina, che impegna i due investitori a consultarsi prima del voto. "Si stanno delineando gli scenari in vista del nuovo Cda nel 2022, ma è ancora presto per capire quello che succederà", osserva un trader. Il broker Equita scrive nel daily che "il quadro speculativo per i titoli Generali e Mediobanca resta abbastanza vivace, ma dipenderà da che tipo di scenario sulla governance andrà a concretizzarsi".

Sul resto delle banche, passa in positivo Unicredit (+0,61%), meglio Intesa Sanpaolo con un balzo dell'1,6%.

Sempre ben raccolto il risparmio gestito con Banca Generali in crescita del 2,3%, Azimut dell'1,2%.

Effetto Chiara Ferragni su Safilo. Il titolo di occhialeria dimezza il balzo di circa il 14% raggiunto nella prima parte della seduta, mantenendo comunque una crescita del 6,9%, dopo l'annuncio di un nuovo accordo pluriennale per il design, la produzione e la distribuzione della prima collezione eyewear in licenza a marchio Chiara Ferragni. "Dopo Tod's il mercato si è abituato che ogni accordo che riguardi Ferragni è un tema positivo e si corre a comprare", dice un broker.

Sul fronte opposto scivola Tod's che cede oltre il 7%. Di fatto nelle ultime due sedute il titolo della casa del lusso ha perso ben oltre il 12,2% guadagnato con i risultati della semestrale sopra le attese la scorsa settimana. Un trader ipotizza anche switch fra Tod's e Safilo sull'effetto Ferragni.

Fra gli industriali denaro su Pirelli che cresce del 2% circa dopo il dato sull'andamento del mercato degli pneumatici per auto a luglio e il trend che si sta normalizzando.

Giù Amplifon che arretra del 4,9% dopo la presentazione delle linee guida del piano strategico al 2023 con attese di un aumento della redditività con crescita organica e M&A. "Il titolo è sui massimi storici, la società ha presentato un piano su base standalone in linea con le attese. Non ci sono sorprese e quindi sell on news", sottolinea un trader.

Il balzo del Brent fa bene al comparto oil con Saipem in salita del 3%, Eni del 2,4%.

Retelit si adegua al nuovo prezzo d'opa di 3 euro e sale del 5,5% a 3,05 euro.

Infine, fra i minori male Giglio che flette del 7% circa dopo i risultati e dopo che Midcap Partners ha tagliato il prezzo obiettivo a 3,5 euro da 3,7 euro precedente, con raccomandazione che resta "buy".

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)