Un sostegno stamane ai mercati, rispetto alle turbolenze finanziarie dei giorni scorsi, è arrivato dall'annuncio del gigante immobiliare cinese Evergrande, fortemente indebitato, sull'accordo con gli obbligazionisti per pagare le cedole su un bond domestico.

Nonostante il gruppo non abbia chiarito le intenzioni sui restanti bond, lasciando aperte alcune incertezze, l'annuncio ha alleviato i timori su un imminente default che potrebbe innescare un terremoto finanziario globale.

I riflettori degli investitori restano puntati sulla Fed e sulle indicazioni relative al 'tapering' delle massicce misure di stimolo all'economia. Questa sera la Banca centrale Usa aprirà molto probabilmente la strada a una riduzione degli acquisti mensili a fine anno e spiegherà nelle nuove proiezioni se l'inflazione più alta del previsto o un aumento dei casi di Covid peseranno sull'economia.

"E' una seduta abbastanza tranquilla, non ci sono grandi iniziative sul listino azionario. Credo che la giornata proseguirà su questi toni aspettando la Fed", commenta un trader.

A Wall Street i futures sugli indici indicano un'apertura in terreno positivo.

Intorno alle 12,45 l'indice FTSE Mib guadagna lo 0,67%.

Tra i titoli in evidenza:

Rialzi diffusi in tutti i settori con petroliferi e bancari in primo piano.

Tra i petroliferi, sostenuti dal rialzo del prezzo del greggio, Tenaris è in testa al FTSE Mib con un guadagno del 3,8%, seguita da Eni a +2,5%, e più sotto, Saipem, a +0,5%.

Si conferma il recupero dei bancari, pur in assenza di singoli temi. Unicredit avanza del 2,2% sovraperformando l'indice di settore in salita dell'1,3%. Banco Bpm guadagna l'1,6%, Intesa Sanpaolo,Bper e Mediobanca viaggiano in sostanziale equilibrio con tutto il comparto.

Banca Mediolanum sale dello 0,8% all'indomani della notizia che il suo fondatore, Ennio Doris, si è dimesso dalla carica di presidente e amministratore e verrà proposto come presidente onorario. Una mossa che, secondo gli analisti, non dovrebbe comportare alcun cambiamento di strategie per l'istituto guidato da diversi anni dal figlio, Massimo Doris.

Rimanendo sui finanziari, Nexi cede l'1% circa. In alcune dichiarazioni riportate dalla stampa, l'AD Paolo Bertoluzzo ha detto che l'esito dell'istruttoria antitrust sulla fusione con Sia è atteso per metà ottobre ed il closing entro fine anno. In tema di M&A il manager ha confermato l'interesse per il mercato greco.

Nel lusso tonica Moncler(+2,4%) dopo che Barclays ha avviato la copertura sul titolo con "equal weight", mentre sono poco mosse TOD'S e Salvatore Ferragamo per le quali il broker avviato la copertura con un giudizio "underweight".

In fondo al FTSE Mib, Amplifon perde l'1,6% su prese di profitto dopo i guadagni di circa il 5% della vigilia.

Tra i titoli minori Euro Cosmetic balza dell'8,4% avvicinandosi al prezzo dell'Opa obbligatoria che Fine Foods & Pharmaceuticals lancerà dopo l'acquisto della maggioranza della società specializzata nello sviluppo e nella produzione conto terzi di prodotti cosmetici.

(Andrea Mandalà, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)