A livello globale, ancora chiuse le borse di Giappone, Cina e Corea del Sud, mentre oggi il Nasdaq sta rimbalzando dopo il forte calo di ieri causato dalle vendite sulle grandi big tech Usa salite tanto durante la pandemia.

Sul fronte delle materie prime prosegue la corsa del Brent che si porta a ridosso di 70 dollari al barile.

Sul fronte dell'obbligazionario, stabile lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi si muove poco sotto i 107 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Denaro sul settore industriale e, in particolare, su STELLANTIS con un progresso che supera il 6% dopo il dato sui ricavi netti nel primo trimestre, in crescita del 14%. Il gruppo si aspetta che la carenza globale di semiconduttori abbia un impatto sulla produzione nel secondo trimestre più pesante che nei primi tre mesi dell'anno. Il broker Bestinver rileva "la positiva sorpresa dei ricavi rispetto alle stime" ma sottolinea che "è bassa la visibilità sull'impatto per il 2021 a causa della carenza dei chip".

Ben raccolta anche Cnh Industrial che cresce poco sotto il 5% anche in questo caso post risultati trimestrali con la società che ha rivisto al rialzo la guidance per il 2021.

Cauto rimbalzo per Ferrari (+1,7%), dopo lo scivolone del -8% di ieri innescato dal posticipo di un anno dei target finanziari 2022 a causa dell'impatto del Covid-19. Sul titolo influiscono anche i tagli del prezzo obiettivo da parte di grossi broker internazionali sulle azioni quotate a Wall Street. Il broker Equita rileva nel daily che "ci sono alcuni aspetti da chiarire" e ha ridotto il target price dell'1% a 146,5 euro per azione.

Prosegue positiva Campari (+1,4%) dopo i risultati del trimestre sopra le attese. Molti broker hanno aumentato il target price del titolo. Fra questi, Credit Suisse l'ha portato a 9,20 euro da 9 euro, seguita da Citi a 9,6 euro da 9 euro precedente e da Kepler Cheuvreux a 11,5 euro da 11.

Riflettori sui bancari nel giorno dei risultati trimestrali di Intesa Sanpaolo (+1,6%) che evidenziano un utile netto sopra le attese e un rafforzamento dell'outlook sul 2021 prevedendo un utile netto "ampiamente" superiore ai 3,5 miliardi. Domani tocca all'altra big, Unicredit (+2,1%). Sempre tonica Banca Mps , in progresso dell'1,6%, al centro delle attese di M&A.

Debole Italgas (-0,3%) dopo i risultati del primo trimestre sostanzialmente in linea con le attese. La forza del Brent dà, invece, smalto alle azioni ENI che salgono del 2,2%.

Ancora denaro su As Roma con un balzo di poco sotto il 9% che si aggiunge al +21% registrato ieri dopo l'annuncio che l'ex allenatore dell'Inter, il portoghese José Mourinho, sarà il responsabile tecnico a partire dalla prossima stagione. In due sedute il titolo sta capitalizzando un balzo di oltre il 33% con il mercato che scommette che il club giallorosso possa avere un ruolo da protagonista nella corsa alla scudetto nel prossimo campionato di Serie A.

Infine, debutto negativo per il gruppo tecnologico Seco che scambia sotto il prezzo di collocamento di 3,7 euro per azione e cede oltre 4,7%.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)