L'attesa quest'oggi è per il dato sui prezzi al consumo statunitensi, che a marzo dovrebbero avere registrato un'accelerazione su anno, pur con un lieve raffreddamento della componente di fondo. Una lettura forte è destinata ad alimentare l'incertezza sulla tempistica della riduzione dei tassi, con una prima mossa a giugno da parte della Fed che appare sempre meno scontata.

Domani seguirà il meeting della Bce, da cui il mercato non si aspetta modifiche ai tassi ma piuttosto nuove indicazioni di un via libera a un primo taglio dei tassi a giugno.

Intorno alle 9,35 il Ftse Mib è in rialzo dello 0,6%.

Leonardo rimbalza dell'1,6% dopo il calo del 9% circa della vigilia a causa di realizzi sul comparto della difesa. Da inizio anno le azioni hanno sempre un margine positivo di oltre il 46%.

Tra i bancari svetta Mps che guadagna il 2,5%, spinta sempre sulle attese di M&A alimentate anche dalle dichiarazioni del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, che il 2024 dovrebbe essere l'anno "buono" per trovare partner strategici per l'istituto senese. Raccolta anche Intesa e Pop Sondrio (+1%).

Enel cedente a -0,22% dopo l'incendio che si è sviluppato nel primo pomeriggio di ieri nella centrale idroelettrica di Bargi, sull'Appennino bolognese, in cui almeno tre persone hanno perso la vita e quattro risultano disperse. Secondo Banca Akros, l'impianto di Bargi è stato costruito a metà degli anni Settanta e ha una capacità di 330 MW a fronte di una capacità complessiva idroelettrica di Enel in Italia pari a 12.998 MW.

In netto calo Italgas che arretra dell'1% penalizzata dall'indiscrezione secondo cui avrebbe inviato una proposta preliminare per acquisire 2i Rete Gas, controllato dal fondo infrastrutturale F2i, con un'operazione che valorizzerebbe la società 4-5 miliardi, secondo il Corriere della Sera.

Infine, venduta Salvatore Ferragamo (-2%) dopo che Jp Morgan ha tagliato il prezzo obiettivo a 9,50 euro da 10,5 euro precedente.

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)