Il raffreddamento dell'inflazione della zona euro a maggio, migliore delle previsioni, contribuisce a rasserenare il clima, anche se la presidente della Bce Christine Lagarde ha subito sottolineato che resta ancora troppo alta.

Un aiuto giunge anche dal voto favorevole di ieri sera all'innalzamento del tetto del debito Usa da parte della Camera dei Rappresentanti.

Dopo il forte calo di ieri, intorno alle 12 il Ftse Mib sale dell'1,9% grazie al rimbalzo di banche, industriali e oil.

Tra i titoli in evidenza:

Banche in rialzo del 2,5% in media, con Intesa Sanpaolo +2,5% e Unicredit +2,8%.

Sale del 3,5% Mediobanca aiutata dalla promozione a "buy" da "hold" di Jefferies, secondo cui il nuovo piano industriale risponde alla necessità di evoluzione dell'istituto.

Tonica anche Mps (+3,3%) che prosegue il recente rally supportato oggi dal miglioramento dell'outlook da parte di Moody's.

Acquisti su Recordati (+3,1%) dopo una serie di giudizi positivi da parte dei broker.

Segno più per l'energia (Eni +2,1%, Saipem +3%) grazie al rincaro del petrolio, e per gli industriali a partire dall'automotive (Stellantis +2%) che ieri erano stati colpiti dalle vendite.

Sale di 1,7% Leonardo sulle prospettive di nuovi contratti dall'estero. Il governo ha posto fine all'embargo sulla vendita di armi all'Arabia Saudita, mentre secondo il Sole 24 Ore sono attesi dei contratti con l'Azerbaigian la prossima settimana.

Balzo di circa il 20% per Exprivia che si allinea al prezzo d'Opa di 1,6 euro offerto dall'azionista di controllo Abaco Innovazione per ritirare la società dal listino.

(Claudia Cristoferi, editing Francesca Piscioneri)