A livello generale c'è attesa per i risultati di Nvidia, leader Usa nel settore dell'intelligenza artificiale, che influenzeranno l'andamento dei tecnologici.

I riflettori saranno puntati anche sui verbali della riunione della Federal Reserve di gennaio, con i trader che cercano di prevedere l'inizio del ciclo di allentamento monetario.

Intorno alle 12,45 il Ftse Mib guadagna lo 0,8% ed è a ridosso di quota 32.000 punti, nuovo massimo da luglio 2008. Volumi pari a poco meno di 1 miliardo di euro.

I titoli in evidenza oggi

Star del listino, Iveco che guadagna oltre il 5%. Un trader cita alla base dei forti acquisti odierni il 'Buy' di BofA con un prezzo obiettivo molto alto a 20 euro. Il titolo comunque sta rimbalzando dopo due giorni di realizzi. Da inizio anno registra un saldo positivo del 35%.

Ben comprate anche le banche sul ritorno delle indiscrezioni legate all'M&A. La migliore è Mps con una crescita del 5,2%, grazie anche a Deutsche Bank che ha portato il target price a 5,1 euro da 4,4 euro, mentre Banco Bpm avanza dello 0,75%. Secondo La Stampa, caduto il lock-up di 90 giorni del Tesoro, sono partite le "manovre politiche" per una fusione tra la banca senese e Banco Bpm ma nulla accadrà prima delle elezioni europee di giugno. Molto tonica Bper in crescita del 3,5%.

In spolvero anche le big Intesa Sanpaolo (+1,4%) e UniCredit (+1,6%). Denaro anche su Mediobanca in crescita del 3,8% premiata da Ubs che ha portato la raccomandazione a 'Buy' da 'Neutral' con prezzo obiettivo a 14,1 euro dal 13,1 precedente. Il broker sottolinea il business del wealth management, il profilo difensivo del margine di interesse e l'attraente ritorno del capitale.

Maire sale del 2,65% dopo un contratto Epc da Eni per la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno nella raffineria di Livorno del valore di 123 milioni di euro. Secondo Equita, "il contratto rappresenta il 3% della raccolta ordini stimata nel 2024 ed è marginalmente positiva per il titolo".

Fra le utility, cede lo 0,35% A2A dopo la salita di ieri a seguito dei risultati preliminari. Ma la lettera colpisce un po' tutto il comparto con Hera in flessione dell'1,1%.

(Giancarlo Navach, editing Gianluca Semeraro)