A tenere banco sempre l'allentamento delle politiche monetarie e gli stimoli fiscali messi in atto dai vari Paesi per fronteggiare gli effetti della pandemia a cui si è aggiunta la campagna vaccinale.

Torna a scendere lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi sotto i 95 punti base.

Sul fronte delle materie prime, storna il Brent che si riporta intorno ai 63 dollari al barile.

ENI inverte la rotta e segna un rialzo di oltre l'1% dopo la presentazione del piano strategico al 2024 che prevede un incremento della cedola dell'8% e la spinta sulla decarbonizzazione delle attività della major. Stamani il titolo era partito male sul risultati del 2020, pesantemente impattati dal crollo del prezzo del greggio, ma che hanno comunque visto una recupero nell'ultimo trimestre relativamente a ebit e utile netto adj, sopra le attese.

Nel comparto delle rinnovabili, svetta ERG con un balzo del 2,9% dopo che ieri Equita ha alzato il prezzo obiettivo a 28,5 euro (+20%) confermando il "buy" in vista del ruolo che potrà avere l'azienda nella fase della transizione energetica. Oggi è la volta di Citigroup che ha portato il prezzo obiettivo a 28,3 euro da 26 euro.

In gran spolvero MONCLER con un balzo del 5% dopo i risultati 2020, pubblicati ieri sera a borsa chiusa, che vedono ricavi in calo del 12% a causa degli effetti negativi della pandemia di coronavirus, ma con un deciso recupero nella seconda parte dell'anno al traino della Cina. JP Morgan ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 52 euro da 50 euro precedente e Kepler Cheuvreux a 58 euro da 44.

Oggi in generale ben raccolto il settore del lusso anche sulla scia dei risultati di Hermes: BRUNELLO CUCINELLI in salita dell'1,8%, stesso rialzo anche per TOD'S, mentre FERRAGAMO cresce dello 0,4%.

Seduta da incorniciare per LEONARDO (+9,3%) sulle indiscrezioni di stampa secondo cui il Cda a metà della prossima settimana darà il via all'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione per riportare al Nyse la controllata americana Drs. La società verrebbe valutata circa 3,5 miliardi di euro e "la cessione del pacchetto azionario dovrebbe assicurare al gruppo italiano della difesa e sicurezza un introito pari a circa 2,1 miliardi", si legge nell'articolo de Il Messaggero. Una fonte vicina alla società ha successivamente dichiarato che non è stata presa alcuna decisione in merito alla quotazione di Drs. Gli analisti di Equita scrivono che "se confermato il deal a questa valutazione sarebbe molto positivo in quanto Drs da sola rappresenterebbe quasi l'intera market cap di Leonardo".

Raccolte anche le banche con le big UNICREDIT e INTESA SANPAOLO rispettivamente in rialzo del 2% e dell'1,8%. Molto forte BPER (+4%).

Pesante anche oggi DIASORIN con un ribasso di oltre il 5%, terza seduta negativa consecutiva per la società di biotech che risente dell'intensificarsi della campagna vaccinale anti covid in corso con conseguente ridimensionamento dei testi molecolari. Attesi il prossimo 11 marzo i risultati trimestrali.