Rialzi più contenuti per le borse europee sempre in balia dei risultati societari.

A fare da traino i nuovi record storici a Wall Street di S&P 500 e Dow Jones toccati in avvio di seduta grazie ai solidi risultati delle big americane e a dati macro che rafforzano l'ottimismo sulla ripresa dell'economia post-pandemia.

Intorno alle 16,30 l'indice FTSE Mib sale di oltre l'1% intorno ai massimi di seduta.

Torna a crescere anche il greggio sopra i 75 dollari al barile a seguito del calo ai minimi da gennaio 2020 delle scorte del principale consumatore al mondo, gli Stati Uniti.

Tra i titoli in evidenza:

Forte Stm (+4,8%) in scia ai risultati del secondo trimestre sopra le attese del mercato e al miglioramento della guidance per i ricavi del terzo trimestre.

Effetto risultati anche su Cementir (+4,5%) dopo il semestre e la revisione al rialzo della guidance per l'anno in corso.

Ben raccolte anche Buzzi Unicem (+2%) e Webuild (+1,8%) che beneficiano del piano infrastrutturale negli Usa dopo che ieri il Senato ha votato per portare avanti il pacchetto da 1.200 miliardi di dollari. Secondo il broker Bestinver sono notizie positive per i due titoli, principali beneficiarie fra le aziende italiane e sui quali il giudizio è 'buy'.

Fra i bancari prosegue la corsa di Carige, in asta di volatilità dopo un balzo del 35,75% a 1,2598 euro. Ieri il Fitd ha reso noto che sta proseguendo nelle attività per la cessione della quota dell'80% detenuta nella banca e che su alcune manifestazioni di interesse, anche parziali, ha in corso approfondimenti ed è in contatto costante con altri potenziali acquirenti.

Bene anche il resto del settore, con Intesa Sanpaolo e Unicredit in rialzo rispettivamente dell'1,3% e dell'1%.

Tonico tutto il settore automotive. In particolare Brembo, che si rafforza dopo i risultati e sale del 5,5%. Stellantis avanza del 3,6%.

Forte Exor che sale del 2,7%. Gli analisti di Equita segnalano che dalla conference call di PartnerRe è emersa l'indicazione di un dividendo annuale ricorrente di 160 milioni di dollari, interamente incassati da Exor, a cui sarà aggiunto uno special dividend in base alla performance operativa.

Deboli le utilities, come Terna e A2A. Fanno leggermente peggio Snam ed Enel in flessione dello 0,6%.

Bene il comparto oil, in particolare Eni in crescita dell'1,6%. Cambia rotta, invece, Maire Tecnimont (-0,45%), dopo essere salita di oltre il 3% all'annuncio di un balzo dell'utile netto semestrale (+99,2%) a 40 milioni di euro su ricavi pari a 1.327,4 milioni (+9,2%), sopra le attese degli analisti.

Sul fronte dei ribassi, Mediaset cede il 2,8% e Tod's è in calo dell'1,4%.

Infine, "sell on news" su Amplifon che cede il 2,8% nonostante il balzo di utili e ricavi nel secondo trimestre e l'ottimismo per l'anno in corso. Il titolo non ha conosciuto ribassi causati dalla pandemia ed è in un canale rialzista che dura da fine marzo 2020.