Poco mosso l'avvio di Wall Street con gli investitori alla finestra in attesa del dato chiave sull'inflazione Usa atteso nel corso della settimana.

A trainare il rialzo in particolare il comparto bancario, mentre continuano le speculazioni sul risiko del settore in Italia. Le altre borse europee sono zavorrate dai titoli delle materie prime dopo i massimi toccati venerdì. Il sentiment degli investitori risente dei dati delle esportazioni cinesi più deboli delle attese e delle preoccupazioni per il rialzarsi dell'inflazione.

Occhi puntati anche sull'iter del piano per le infrastrutture negli Usa voluto dall'amministrazione Biden.

"Piazza Affari continua a rosicchiare qualche punto, ma i volumi sono ancora contenuti", osserva un trader.

Tra i titoli in evidenza:

Molto forte Unicredit in rialzo del 3,3% aiutata dal miglioramento di giudizio a 'buy' e target price a 12,25 euro da parte di Jefferies, seguita da Banco Bpm (+1,3%) e da Bper (+0,7%). Sostanzialmente piatta Intesa Sanpaolo, con Jefferies che ha tagliato il giudizio a 'hold' da 'buy'. "Direi che c'è un trend di fondo positivo sulle banche europee, a cui si aggiungono temi di M&A qui da noi", evidenzia un broker.

Senza particolare slancio i titoli energetici come Eni (+0,4%) e Saipem (-0,8%), sulla scia del calo dei prezzi del greggio.

Strappano invece Saras (+11,3%) e D'Amico International Shipping (+4,3%) che si avvantaggiano del generale clima di ripresa dei consumi petroliferi. In particolare su Saras, che si muove sui massimi da giugno 2020, il balzo è stato innescato dall'upgrade di Bofa Global Research che ha portato la raccomandazione a 'buy' da 'neutral' e con un prezzo obiettivo a 1 euro da 0,70 euro precedente. Secondo l'analista di Bestinver, Marco Opipari, "il titolo è stato scaricato molto dai portafogli e incomincia a scontare il miglioramento previsto dei margini di raffinazione nel secondo semestre, grazie all'aumento dei consumi di carburanti, e anche la produzione Opec è destinata a salire". Su D'amico influisce "l'allargamento del trasporto del petrolio e anche il prezzo dei noli delle navi che è sui massimi", sottolinea un broker.

Ben raccolta anche Raiway che balza del 5% sul ritorno delle indiscrezioni di una fusione con Ei Towers, controllata da F2i; ipotesi sempre ben apprezzata dal mercato che guarda favorevolmente al consolidamento nel settore delle torri. "Valutiamo la nomina del nuova Cda Rai come un passo necessario prima di ogni opzione di consolidamento del settore delle torri" rileva Mediobanca Securities nel daily.

Fra i minori Unieuro (+5,2%) festeggia l'ingresso nell'indice Midcap di Piazza Affari a partire dal 21 giugno prossimo.

Infine, il titolo Panariagroup sale del 4,7% allineandosi al nuovo prezzo d'Opa, dopo che il veicolo Finpanaria ha alzato il prezzo a 2 euro per azione da 1,85 euro e prorogato il termine per l'adesione all'offerta.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)