La settimana era iniziata abbastanza male per i mercati a livello globale e anche l'indice Ftse Mib aveva registrato un ribasso del 3,34% lunedì scorso a causa dei timori legati alla risalita dei casi di coronavirus per la variante Delta.

Ma gli investitori sono poi tornati a comprare i titoli azionari, grazie anche all'ottimismo legato alle trimestrali - che in Italia entreranno nel vivo la prossima settimana - e al meeting Bce.

"Sui mercati si torna a comprare. Dopo la Bce che ha confermato i tassi, adesso le attese sono per l'imminente stagione delle trimestrali", osserva un trader.

Ieri la Bce si è impegnata a mantenere i tassi di interesse ai minimi storici ancora più a lungo per stimolare un'inflazione ancora debole, avvertendo che la variante Delta del coronavirus rappresenta un rischio per la ripresa della zona euro.

Nel pomeriggio di oggi l'indice FTSE Mib si muove in rialzo dell'1,2% intorno ai massimi di seduta, corroborato anche dall'andamento forte di Wall Street, al traino in particolare dei risultati trimestrali forti delle social media companies, come Twitter e Snap Inc.

Sul fronte dei bond, lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi stringe ulteriormente intorno ai 104 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Toniche anche oggi le banche, con un trader che cita anche le attese per la decisione della Bce sulla possibile revoca del limite imposto al pagamento dei dividendi delle banche e ai buyback oggi. Stabile Mps dopo il balzo di ieri in scia dell'accordo preliminare con la Fondazione Mps per chiudere i contenziosi relativi a richieste risarcitorie per 3,8 miliardi.

Sul resto del comparto le big Unicredit e Intesa Sanpaolo salgono rispettivamente del 2,3% e del 2%. Bper cresce dello 0,7%. Meglio Banco Bpm (+1,7%).

Prosegue il rialzo anche di Mediobanca (+0,5%), mentre ritraccia leggermente Generali, di cui Piazzetta Cuccia è il principale azionista, dopo che Francesco Gaetano Caltagirone ha aumentato la quota in Mediobanca, facendo ripartire la speculazione sulla governance della compagnia triestina.

Nel comparto dell'asset management, ben raccolta Azimut (+2,4%) a seguito dell'upgrade di Barclays che ha portato la raccomandazione a "Overweight" da "Equal weight" e il prezzo obiettivo a 27 euro da 23,1.

Debole Tim (-0,95%) a seguito del taglio del prezzo obiettivo da parte di JP Morgan a 0,50 da 0,52 euro.

Fuori dal paniere principale, strappa Seri Industrial (+12,1%) sulla scia dell'approvazione del piano industriale al 2025 che prevede, a fine periodo, un fatturato complessivo pari a circa 15 volte quello registrato nel 2020 grazie al traino della transizione energetica.

Nell'automotive, in luce Brembo (+3%) in attesa della trimestrale il prossimo 29 luglio. Il broker Bestinver si attende un solido secondo trimestre.

Infine, sull'Aim, debutto molto positivo per la società attiva nel settore della vendita online per la moda di lusso multimarca su scala globale Giglio.com (+4,17%) a 5 euro dopo la chiusura del collocamento al prezzo di 4,8 euro per azione. Si tratta della diciottesima ammissione da inizio anno sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese che porta a 150 il numero delle società attualmente quotate su AIM Italia, sottolinea Borsa Italiana.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)