Novo Nordisk, la più grande società europea quotata in Borsa, ha registrato una performance di tutto rispetto nel 2024 (+14,5% ad oggi), ma non lontanamente paragonabile a quella della rivale americana Eli Lilly (+54%). I due laboratori sono stati i primi a proporre trattamenti per l'obesità, una classe di farmaci che attualmente domina su tutte le altre a causa delle dimensioni vertiginose della popolazione a cui si rivolge.
Tra il 2021 e il 2023, le due aziende hanno registrato performance mozzafiato (grafico 1). L'americana ha dominato sull'europea, ma solo “marginalmente”, se un divario di 250 punti può essere definito marginale (circa +250% per Lilly contro circa +225% per Novo).
Quest’anno, più precisamente dal mese di luglio, il divario è aumentato (grafico 2).
Grafico 2
I due titoli hanno iniziato a divergere perché la narrazione positiva che circondava la danese si è un po' deteriorata. A luglio sono cominciate ad emergere voci su possibili audizioni di dirigenti Novo da parte di membri del Congresso statunitense, ansiosi di saperne di più sulla disponibilità e sul prezzo di alcune insuline. Nello stesso mese, Roche ha comunicato i progressi compiuti in un trattamento contro l'obesità. Il 7 agosto, poi, Novo ha abbassato le previsioni di profitto operativo annuale, citando la concorrenza dello Zepbound di Lilly e le difficoltà nell'aumentare la produzione. A settembre è emersa una nuova voce relativa alle pressioni esercitate dalle autorità statunitensi per abbassare il prezzo di Ozempic nel prossimo round di negoziazioni. Poi il laboratorio ha pubblicato i risultati contrastanti di uno studio clinico sulla sua pillola anti-obesità (Wegovy viene iniettato).
Nel complesso, dall'inizio dell'estate lo storytelling è stato ampiamente a favore di Eli Lilly, il che spiega in parte la divergenza dei prezzi delle azioni.
Infatti, in termini di rapporti di Borsa, la partita è fortemente a favore di Novo Nordisk, che è di gran lunga più conveniente sulla stragrande maggioranza delle metriche per il 2024, 2025 e 2026. Lo dimostra l'illustrazione seguente, basata sulle aspettative medie di oltre 25-30 analisti per i due titoli (fonte: MarketScreener e S&P Capital IQ):
C'è un altro fattore che da tempo spiega la differenza tra i due titoli. Ecco altre due infografiche tratte dalle revisioni di MarketScreener, che mostrano la variazione delle aspettative degli analisti sugli utili per azione dei due titoli.
È facile notare che qualcosa è cambiato tra le due storie, il che giustifica per il momento il premio di Lilly (potete trovare il deterioramento del momentum di Novo nel rating di MarketScreener, nella sezione Composite Momentum). I pessimisti potrebbero dire che è una giusta punizione per Novo. Gli ottimisti, invece, vedono l'emergere di un interessante punto d'ingresso.