L'S&P 500 si avvicina ai massimi storici toccati a febbraio, tornando a livelli visti l'ultima volta prima dell'inizio della crisi del coronavirus che ha causato uno dei crolli più drammatici nella storia di Wall Street.

L'indice di riferimento è arrivato a circa mezzo punto percentuale dal picco del 19 febbraio, quando gli investitori hanno iniziato a vendere azioni in previsione di quella che si è poi dimostrata la maggiore flessione dell'economia Usa dalla Grande depressione.

Tassi di interesse estremamente bassi, migliaia di miliardi di dollari di stimoli economici e, più di recente, una stagione delle trimestrali migliore di quanto temuto hanno consentito agli indici di Wall Street di recuperare terreno.

Alle 16,45 l'S&P 500 è in rialzo di 11,74 punti, o dello 0,35%, a 3.372,21, molto vicino ai massimi di 3.393,52 e impostato per chiudere in rialzo l'ottava sessione consecutiva, la più lunga catena di guadagni dall'aprile dello scorso anno.

Il Dow Jones Industrial Average guadagna 338,14 punti, o l'1,22%, a 28.129,58, meno del 5% sotto i massimi di febbraio.

Il Nasdaq Composite è l'unico tra i tre indici principali in territorio negativo con un ribasso di 48,63 punti, o dello 0,44%, a 10.926,32.

I titoli finanziari, energetici e industriali, che quest'anno hanno avuto una performance più debole rispetto all'indice di riferimento, registrano oggi le migliori performance sull'S&P 500.

Royal Carribean balza del 4,4% dopo l'accenno a nuove misure di sicurezza per riprendere le crociere dopo mesi di cancellazioni. Anche le rivali Norwegian Cruise Line e Carnival sono in rialzo.

Il numero uno dei grandi magazzini Usa Simon Property guadagna il 5,6% nonostante i risultati deludenti del secondo trimestre, dopo che il Ceo ha espresso la speranza di una ripresa del settore retail grazie all'allentamento delle misure di lockdown in alcune regioni.