ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera apre in ribasso la seconda seduta della settimana: alle 09.10 l'indice dei valori guida SMI segnava 12'212,44 punti, in flessione dello 0,55% rispetto a ieri.

Gli investitori prendono atto della chiusura positiva di Wall Street (Dow Jones +0,53% a 40'211,72 punti, nuovo record, Nasdaq +0,40% a 18'472,57 punti) e guardano anche all'andamento delle piazze asiatiche, a partire da Tokyo (Nikkei +0,20% a 41'275,08 punti).

Dopo la forte progressione della settimana scorsa e il massimo pluriennale raggiunto ieri in mattinata il mercato elvetico appare appesantito dai realizzi di guadagno. In generale però l'atmosfera viene descritta come favorevole, in particolare negli Usa, dove la prospettiva di una vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali induce taluni a ritenere probabili tagli delle imposte e politiche di stimolo della crescita.

Gli occhi degli operatori sono peraltro già puntati sui nuovi dati macroeconomici statunitensi che arriveranno nel pomeriggio. Le vendite al dettaglio forniranno informazioni sul sentimento dei consumatori, ma ancora più interessanti sono considerati i nuovi dati sull'andamento dei prezzi all'importazione e all'esportazione: potrebbero fornire indicazioni sull'andamento dell'inflazione, con effetti a cascata sui tassi d'interesse.

Sul fronte interno al centro dell'attenzione figura Richemont (-0,29%), che ha presentato il fatturato del primo trimestre dell'esercizio 2024/2025, con una crescita organica risultata migliore del previsto. Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Kühne+Nagel (+0,23%), mentre il meno convincente appare Swiss Re (-2,03%).

Nel mercato allargato continua ad arretrare Swatch (-0,44%), che ieri ha perso il 10% sulla scia di semestrali che hanno deluso gli analisti. DKSH (+4,40%) ha invece oggi diffuso dati relativi ai primi sei mesi che hanno convinto, in particolare in relazione alla redditività.