(Alliance News) - Giovedì, i principali listini europei chiudono in territorio positivo, in una giornata che ha visto due economie chiave - UK e Giappone - cadere in recessione.
Così, il FTSE Mib chiude in verde dell'1,2% a 31,694,44, il Mid-Cap cede lo 0,2% a 45.193,97, lo Small-Cap cede lo 0,5% a 27.516,65 e l'Italia Growth finisce in rialzo dello 0,3% a 8.123,89.
In Europa, il FTSE 100 di Londra termina in verde dello 0,4%, il DAX 40 di Francoforte sale dello 0,6%, mentre il CAC 40 di Parigi finisce in verde dello 0,9%.
"I mercati globali continuano a resistere nonostante la notizia che Giappone e UK sono entrati in recessione nel quarto trimestre dello scorso anno. I dati di oggi hanno alimentato le speranze di un imminente taglio dei tassi in UK, dato che anche la Germania sta barcollando sull'orlo di una recessione, e di un taglio dei tassi nell'Eurozona prima del previsto", ha commentato Chris Beauchamp, chief market analyst di IG.
"I dati sull'IPC negli USA di martedì sembravano essere la scintilla che avrebbe dato il via a un ragionevole periodo di debolezza dei titoli azionari, ma i mercati raramente sono così clementi. Sebbene i nomi del settore tecnologico siano oggi più deboli, non sembra che siano le notizie a guidare il movimento, e i guadagni del Dow e dell'S&P 500 suggeriscono che si tratta più che altro di un periodo di rotazione degli indici global".
Sul Mib, Stellantis guida i rialzi, salendo del 5,7%. La società ha deciso di assegnare un premio complessivo di EUR1,9 miliardi ai dipendenti in tutto il Mondo dopo aver registrato risultati in crescita nel 2023.
I ricavi dalle vendite della società nata dalla fusione di FCA e PSA Groupe sono saliti a EUR189,54 miliardi da EUR179,59 miliardi del 2022, con un aumento del 6%.
L'utile netto è migliorato a EUR18,63 miliardi o dell'11% da EUR16,78 miliardi mentre l'Ebit adjusted è salito a EUR24,34 miliardi da EUR24,02 miliardi, con margine sui ricavi giù al 12,8% dal 13,4%.
Su anche Prysmian - in aumento del 4,7% - che ha comunicato di avrere perfezionato contratti per tre commesse dal valore aggregato di circa EUR5 miliardi con Amprion, uno dei principali gestori di sistemi di trasmissione europei, per due sistemi di connessione della rete offshore, BalWin1 e BalWin2, e il progetto in cavo terrestre DC34.
Le commesse, che sono state inserite ora nell'order backlog di Prysmian, fanno seguito alla selezione di Prysmian come "preferred bidder" ad agosto del 2023.
Eni sale dello 0,7% dopo aver comunicato giovedì di aver completato con successo il pozzo Cronos-2, perforato per testare la scoperta Cronos, effettuata nel Blocco 6, al largo di Cipro, nell'agosto del 2022.
Vanno giù le banche, con BPM, MPS e BPER che cedono tra il 3,1% e l'1,5%. Peggio fa solo Interpump, in ribasso del 3,8% dopo i conti.
La società ha comunicato mercoledì di aver chiuso il 2023 con ricavi e utili in aumento su base annua.
I ricavi da vendite sono aumentati a EUR2,24 miliardi o del 7,8% da EUR2,08 miliardi del 2022, con Olio su del 6,0% e Acqua del 13%.
L'utile netto è salito a EUR277,5 milioni da EUR269,7 milioni mentre quello per azione base è passato a EUR2,565 da EUR2,524 dell'anno prima. Il ROCE è stato del 18,1% dal 17,7% e il ROI del 15,4% dal 17,2%.
Sul segmento cadetto, Industrie De Nora - su dello 0,4% - ha comunicato giovedì di aver stretto una collaborazione con Mangrove Lithium, che prevede la fornitura di sistemi Cechlo.
Mangrove utilizzerà le tecnologie elettrochimiche di De Nora nel processo brevettato Clear-LiTM technology per raffinare il litio, proveniente sia da miniere che da recupero delle batterie esauste, per la produzione di nuove batterie, contribuendo a sbloccare i colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento del litio.
Sanlorenzo cede il 2,9%. La società ha fatto sapere di aver avviato un nuovo programma di acquisto di azioni proprie per un massimo di 3,5 milioni di azioni.
Tra le smallcap, Esprinet - in rosso dell'11% - ha fatto sapere mercoledì che nel 2023 ha realizzato ricavi da contratti con clienti per EUR4,0 miliardi in calo del 15% da EUR4,7 miliardi del 2022.
L'ultimo trimestre registra ricavi pari a circa EUR1,2 miliardi, in flessione del 15% rispetto allo stesso periodo del 2022 quando erano EUR1,5 miliardi.
Gefran cede lo 0,5%, dopo aver comunicato mercoledì di aver chiuso il 2023 con ricavi in lieve calo su base annua, a EUR132,8 milioni da EUR134,4 milioni dell'anno prima.
I ricavi al 31 dicembre 2022 includevano EUR1,8 milioni, dei quali EUR800.000 legati alla fatturazione di servizi alle società uscite dal perimetro per effetto della cessione del business azionamenti al gruppo WEG e EUR900.000 per le vendite residuali di prodotti azionamenti non oggetto di restatement, in quanto generati da società escluse dal perimetro di cessione del business.
Restart cede lo 0,5%, dopo aver comunicato martedì che il board ha approvato le linee guida per la redazione del nuovo piano industriale.
Il piano perseguirà due modelli di business: il bilanciato prevede l'acquisto in proprietà di asset immobiliari con l'obiettivo di generare ricavi costanti e indicizzati nel tempo che consentano di garantire una redditività stabile; l'opportunistico prevede una strategia finalizzata alla ricerca di opportunità di investimento o co-investimento opportunistico di portafogli o assets distressed sottostanti a NPL o UTP, da dover ristrutturare, sviluppare e riposizionare al fine di massimizzarne il valore per gli investitori e azionisti, rivendendoli sul mercato.
Tra le PMI, Yolo Group - in verde del 3,1% - ha fatto sapere giovedì di aver completato l'acquisizione del capitale sociale di Bartolozzi Assicurazioni Broker Srl: il 28 febbraio 2022 aveva acquisito il 51% di Bartolozzi e oggi è stato rilevato il rimanente 49% a "un prezzo non significativo convenuto tra le parti", si legge nel comunicato.
La Sia - non interessata dagli scambi - ha comunicato giovedì di aver chiuso il quarto trimestre del 2023 con un valore della produzione di EUR16,6 milioni che si confronta con quello di EUR15,4 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.
ALA sale del 4,2% dopo aver comunicato giovedì di aver chiuso il 2023 con un valore della produzione di EUR233,1 milioni rispetto a quello di EUR158,7 milioni dell'anno precedente, con un aumento del 47%.
A New York, il Dow è in verde dello 0,4% a 38.583,15, il Nasdaq cede lo 0,3% a 15.820,84 e l'S&P 500 guadagna lo 0,1% a 5.007,79.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0760 contro USD1,0716 registrato in chiusura azionaria europea di mercoledì mentre la sterlina vale USD1,2576 da USD1,2551 di mercoledì sera.
Il Brent vale USD82,96 al barile contro USD82,70 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.012,50 l'oncia da USD1.991,83 l'oncia l'oncia di ieri sera.
Il calendario di venerdì si apre alle 0530 CET in Giappone con l'indice di attività delle industrie terziarie, mentre alle 0800 CET arrivano le vendite al dettaglio in UK.
Alla stessa ora c'è la pubblicazione dell'indice dei prezzi all'ingrosso in Germania e alle 0830 CET della produzione industriale svizzera.
Alle 0845 CET è la volta dell'inflazione francese, mentre Oltreoceano alle 1430 CET vengono pubblicati i permessi di costrizione USA e l'indice dei principali prezzi di produzione.
Tra le società quotate a Piazza Affari sono attesi i risultati di Esautomotion, Farmacosmo, Imprendiroma, Juventus Football Club, Laboratorio Farmaceutico Erfo, Unipol, UnipolSai e VNE.
Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter
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