In una nota il gruppo dice di attendersi per l'esercizio 2021 ricavi in crescita tra il 20% e il 25% su anno e un margine Ebitda intorno al 19,5%.

A maggio il gruppo aveva stimato per quest'anno una crescita dei ricavi attorno al 15% e una redditività, a livello di Ebitda, compresa tra il 18,5% e il 19%.

"La stagione resta sfidante e impegnativa. Intravedo una luce in fondo al tunnel nonostante i problemi che permangono ad esempio con le materie prime e la logistica", ha detto il vice presidente esecutivo Matteo Tiraboschi a Reuters in un'intervista telefonica.

"Le materie prime, tutte, non solo quelle utilizzate nell'automotive, hanno avuto dei rialzi come mai si erano visti prima".

Tornando ai risultati del primo semestre, i ricavi netti consolidati sono saliti del 43% a 1,36 miliardi e l'Ebitda a 270,2 milioni, pari al 19,9% dei ricavi, dai 143,3 milioni di un anno prima.

Tiraboschi ha detto che il gruppo è "privilegiato" perché i suoi contratti sono quasi tutti indicizzati.

Tuttavia l'Ebitda di Brembo ha registrato un impatto negativo dai costi, tra cui quelli delle materie prime, di oltre 28 milioni di euro nel primo semestre, secondo le slide pubblicate dal gruppo per la call con gli analisti.

Il vice presidente ha aggiunto di aspettarsi che il trend rialzista dei prezzi delle materie prime si interrompa nei prossimi mesi.

Il titolo ha accelerato dopo i risultati arrivando a guadagnare fino al 7,5%. Intorno alle 17,00 sale del 5% circa a 11,58 euro.

(Elisa Anzolin, Giulio Piovaccari, in redazione a Milano Sabina Suzzi, Gianluca Semeraro)