MILANO (MF-DJ)--In un contesto di mercato ancora impattato dagli effetti della pandemia Covid-19, la Cassa di Risparmio di Asti ha conseguito un utile netto pari a 17,3 milioni di euro (con un ROE del 3,47%), in sensibile incremento rispetto al risultato conseguito nel primo semestre 2020 (7,1 milioni di euro).

Le attività finanziarie gestite ammontano a 16,9 miliardi di euro (+3,30% su 31/12/2020); la quota retail della raccolta diretta, pari a 8,6 miliardi di euro, risulta sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente. La raccolta indiretta si attesta a 7,2 miliardi di euro, di cui 4,7 miliardi di euro sono rappresentati dalla componente di risparmio gestito che ha fatto registrare un'ottima performance con un incremento del 20,17% rispetto al 31/12/2020.

I crediti netti verso clientela, interamente rappresentati da impieghi economici, si attestano a 7,1 miliardi di euro, in significativo incremento rispetto al 31/12/2020 (+3,57%).

Il margine di interesse al lordo delle rettifiche di valore su crediti ammonta a 98,3 milioni di euro (-2,99% rispetto a giugno 2020). Le rettifiche nette su crediti effettuate nel corso dell'anno ammontano a euro 56,2 milioni (euro 77,7 milioni nel primo semestre 2020) e determinano un costo del credito pari all'1,49% degli impieghi lordi verso la clientela (2,14% nel primo semestre 2020), nell'ambito della strategia di progressiva riduzione degli NPLs.

Il livello di copertura dei crediti deteriorati è pari al 52,12% rispetto al 51,05% del 2020. In particolare, i crediti in sofferenza - che al netto degli accantonamenti incidono sul totale dei crediti netti per l'1,55% - presentano un livello di copertura del 67,51%, in lieve crescita rispetto all'anno precedente (67,35% al 31/12/2020).

Il margine di intermediazione netto è pari a 157,4 milioni di euro (+13,45% rispetto a giugno 2020).

Il cost/income, che corrisponde al rapporto tra costi operativi e margine lordo di intermediazione, al 30/06/2021 è pari al 58,41%, tra i migliori nell'ambito del sistema bancario italiano e che conferma l'elevato livello di efficienza operativa e di produttività.

I Fondi Propri consolidati, comprensivi dell'apporto riconducibile all'utile di esercizio (in merito al quale la Società incaricata della revisione legale ha rilasciato la propria comfort letter) al netto dell'ipotesi di distribuzione dei dividendi, ammontano al 30 giugno 2021 a 1.158,5 milioni di euro. Conseguentemente il CET 1 Ratio, indicatore di solidità e solvibilità basato sul patrimonio di qualità primaria è pari al 15,3%, il Tier 1 Ratio al 16,9% e il Total Capital Ratio al 19,3%.

La posizione di liquidità del Gruppo si conferma robusta, con un valore dell'indicatore LCR pari al 248,3%, ampiamente superiore ai requisiti regolamentari.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

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August 05, 2021 13:30 ET (17:30 GMT)