Il dollaro canadese è sceso a un minimo di quasi quattro settimane rispetto alla controparte statunitense, ampiamente più forte, martedì, mentre gli investitori hanno valutato i recenti segnali che indicano che l'economia nazionale è particolarmente sensibile all'aumento dei costi di prestito.

Il loonie è stato scambiato in ribasso dello 0,4% a 1,3395 contro il biglietto verde, pari a 74,65 centesimi di dollaro USA, dopo aver toccato il livello intraday più debole dal 15 dicembre a 1,3414.

"Lo stress e il freno della politica monetaria sono più evidenti in Canada (rispetto agli Stati Uniti)", ha dichiarato Aaron Hurd, senior portfolio manager del gruppo valutario di State Street Global Advisors. "Penso che questo crei uno sfondo coerente che influenza il dollaro canadese più debole".

I canadesi hanno contratto prestiti ingenti durante la pandemia per partecipare a un mercato immobiliare in forte espansione.

La Banca centrale canadese ha affermato che un rallentamento dell'economia nazionale è un'indicazione che la sua politica monetaria sta funzionando. I mercati monetari si aspettano che la banca centrale tagli il suo tasso d'interesse di riferimento ad aprile, dopo averlo mantenuto ad un massimo di 22 anni del 5% per la terza riunione consecutiva a dicembre.

L'avanzo commerciale del Canada si è ridotto a 1,6 miliardi di dollari canadesi a novembre, rispetto ai 3,2 miliardi di dollari canadesi di ottobre, con i metalli preziosi che hanno guidato il primo calo delle esportazioni in cinque mesi, secondo i dati di Statistics Canada. Dati separati hanno mostrato che il valore dei permessi edilizi canadesi è sceso del 3,9% a novembre rispetto a ottobre.

Il dollaro statunitense è salito rispetto ad un paniere di valute principali in vista dei dati sull'inflazione degli Stati Uniti di giovedì, che potrebbero offrire indizi sulle prospettive politiche della Federal Reserve.

Il prezzo del petrolio, una delle principali esportazioni canadesi, ha recuperato gran parte delle pesanti perdite del giorno precedente, sostenuto da un'interruzione delle forniture libiche e dal timore che il conflitto in Medio Oriente possa allargarsi. I futures sul greggio statunitense sono saliti del 2,1% a 72,24 dollari al barile.

Il rendimento canadese a 10 anni è sceso di 2,8 punti base al 3,218%. (Servizio di Fergal Smith, a cura di Marguerita Choy)