MILANO (Reuters) - Il Milan ha chiuso l'esercizio finanziario 2020-21 con una perdita di 96,4 milioni di euro, più che dimezzata rispetto al rosso record di 194,6 milioni di euro del 2019-20, "in virtù dell'effetto positivo combinato tra performance sportiva, aumento dei ricavi e ulteriore ottimizzazione delle spese".

E' quanto si legge in un comunicato della società al termine dell'assemblea che ha approvato il consuntivo finanziario della stagione conclusa il 30 giugno, in cui tutte le partite si sono disputate senza pubblico sugli spalti per contenere la diffusione dell'epidemia da coronavirus.

Alla riduzione del passivo e all'aumento dei ricavi complessivi hanno contribuito maggiori proventi da diritti audiovisivi per 75 milioni di euro, legati alla positiva performance sportiva in campionato, con il raggiungimento del secondo posto, nonché alla partecipazione alla Uefa Europa League.

Nel precedente esercizio, in cui il Milan era stata esclusa dalle competizioni europee, l'incasso da diritti TV si era fermato a 63,4 milioni di euro.

L'impatto della pandemia sui conti 2020-2021 del club controllato dal fondo Usa Elliott, è quantificabile in circa 55 milioni di euro tra mancati introiti da biglietteria e da ricavi commerciali, in piccola parte compensati da minori costi di gestione dello stadio, si legge.

(Elvira Pollina, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)