MILANO (MF-DJ)--La provincia canadese del Quebec non vuole più vendere energia a basso costo ai cosiddetti minatori di criptovalute a fronte della crisi energetica a cui stiamo assistendo a livello globale.

L'utility nazionale Hydro-Quebec ha chiesto infatti alle autorità di regolamentazione della provincia di riallocare i 270 megawatt di energia, equivalenti all'energia consumata da circa 97.000 famiglie, che aveva accantonato per il mining di criptovalute.

La mossa, oltre a esercitare ulteriore pressione su un settore che sta lottando contro il crollo dei prezzi e le conseguenze del fallimento dell'exchange di Sam Bankman-Fried, Ftx, rappresenta allo stesso tempo una netta inversione di rotta rispetto al 2018, quando l'allora amministratore delegato di Hydro-Quebec aveva dichiarato che il settore dei bitcoin fosse necessario per incrementare i consumi della provincia e compensare quello che temeva fosse un calo della domanda che avrebbe trascinato la società in una "spirale mortale".

Secondo la Judge Business School dell'Università di Cambridge, alla fine dello scorso anno, il Canada era il quarto produttore di bitcoin al mondo, dietro Stati Uniti, Cina (dove l'estrazione illecita di bitcoin continua nonostante un divieto del governo del 2018) e Kazakistan.

I minatori di criptovalute utilizzano computer ad alta potenza per generare bitcoin e molti, dopo la repressione cinese, si sono riversati in Quebec per la sua energia a basso costo.

Hydro-Quebec addebita le tariffe più basse per l'energia industriale del Nord America, con prezzi medi al 1* aprile a 3,93 centesimi per chilowattora a Montreal, la sua città più grande. Per fare un confronto, i clienti industriali a Houston hanno pagato in media 10,33 centesimi, mentre il costo medio in Nord America è di 8,22 centesimi.

Adesso, l'utility prevede però che la domanda di elettricità nella provincia crescerà del 14% nei prossimi 10 anni e che pertanto avrà bisogno di dirigere l'energia verso aree di maggiore priorità, come le esportazioni.

Il Quebec ha firmato infatti accordi per fornire energia a New York City e al Massachusetts, con l'utility che sta cercando di costruire linee di trasmissione attraverso il Maine per fornire energia al New England, un progetto che potrebbe portare alla provincia più di 7 miliardi di dollari di entrate nei prossimi 20 anni.

Il regolatore provinciale per l'energia, Regie de l'Energie du Quebec, dovrebbe pronunciarsi sulla richiesta di riallocazione di Hydro-Quebec nei prossimi mesi.

"La nostra preoccupazione non è gestire la crescita dell'industria mineraria di bitcoin, è garantire che non ci sia una forte pressione sul nostro fabbisogno energetico nel suo complesso nella provincia", ha affermato Cendrix Bouchard, portavoce di Hydro-Quebec.

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(END) Dow Jones Newswires

December 09, 2022 03:26 ET (08:26 GMT)