Subito dopo la diffusione dei conti, il titolo ha reagito con un rialzo a due cifre nel pre-borsa di Wall Street.

L'epidemia di COVID-19 ha pesato sulla domanda di beni di lusso nelle grandi capitali della moda, ma le vendite in Cina sono ripartite con decisione con la fine delle misure locali di lockdown.

Nel secondo trimestre, chiuso a settembre, sono saliti i ricavi in Cina di tutti e tre i marchi della holding, Michael Kors, Jimmy Choo e Versace, in linea con il trend riportato dalla rivale Tapestry e dai gruppi europei LVMH ed Hermes.

Versace, in particolare, ha visto un forte rimbalzo della domanda e le sue vendite retail sono cresciute a livello globale.

I ricavi complessivi di Capri sono scesi del 23% nel periodo a 1,11 miliardi di dollari contro attese degli analisti di 924,9 milioni, grazie a un balzo del 60% dell'e-commerce che ha compensato la debolezza del canale wholesale.

L'utile netto adjusted è sceso a 137 milioni, pari a 90 cent per azione, da 177 milioni (1,16 dollari per azione).