La banca ligure ha chiuso i primi sei mesi in rosso per 49,9 milioni di euro, contro la perdita di 97,8 milioni dei primi cinque mesi 2020 (gestione ordinaria febbraio-giugno), dice una nota.

In crescita i ricavi (+16,7%) grazie alle dinamiche positive di margine di interesse (+30,1%) e commissioni (+8,9% al netto di one-off).

Sotto il profilo patrimoniale la banca vede un Npe ratio lordo al 4,9%, stabile rispetto a fine marzo, e un Cet1 phased-in all'11,4%.

Nel semestre la banca non ha iscritto nuove Dta basate su redditività futura e non relative a differenze temporanee con un effetto economico negativo per 14 milioni. Il totale delle Dta fuori bilancio è pari a circa 505 milioni, mentre il complesso delle Dta iscritte a bilancio al 30 giugno risulta pari a 780 milioni.

Carige non è in grado di confermare "puntualmente" il target 2021 di una perdita di 84 milioni, ma conferma il ritorno all'utile lordo nel 2022 e al netto nel 2023.

Ha inoltre "la ragionevole aspettativa di continuare la propria esistenza operativa in un futuro prevedibile e di rispettare nei prossimi 12 mesi i requisiti prudenziali minimi in materia di fondi propri e di liquidità richiesti in ambito Srep".

(Gianluca Semeraro, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)