MILANO (MF-DJ)--La Cina ha approvato una nuova legge volta a contrastare le sanzioni straniere, in risposta agli sforzi di Stati Uniti ed Europa per fare pressione su Pechino sulle questioni relative ai diritti umani, al commercio e alla tecnologia.

I membri senior dell'Assemblea cinese hanno approvato ieri la "legge anti-sanzioni straniere", hanno detto i media statali, a seguito di un processo accelerato che ha saltato la fase di consultazione pubblica e ha coinvolto i legislatori - per esaminare il disegno di legge - due volte invece delle solite tre.

Gli accademici cinesi e i media statali hanno descritto la legge come un'aggiunta tempestiva al kit di strumenti legali di Pechino per resistere alla coercizione occidentale, stabilendo meccanismi di ritorsione contro le sanzioni straniere e mitigando il loro impatto su entità e individui cinesi.

La legge impone al Governo cinese di applicare contromisure che copiscano individui ed entità stranieri che si ritiene facciano pressione sulla Cina con "restrizioni discriminatorie". Le contromisure includono il rifiuto e la revoca dei visti o l'espulsione, il sequestro e il congelamento dei beni all'interno della Cina, il blocco delle transazioni e della cooperazione con individui ed entità cinesi, nonché "altre misure necessarie" che non sono state specificate.

In base alla nuova legge, entrata in vigore ieri, le entità e gli individui cinesi possono intentare azioni legali nei tribunali cinesi per chiedere un risarcimento per i danni causati dalle sanzioni straniere.

Gli Stati Uniti e altri Governi occidentali hanno intensificato l'uso di sanzioni economiche e politiche contro la Cina nell'ultimo anno per le pratiche industriali sleali di Pechino, la sua campagna di detenzione e lavoro forzato contro gli uiguri musulmani nello Xinjiang e la soppressione delle libertà civili a Hong Kong, tra le altre questioni.

Gli osservatori affermano che il rapido passaggio della nuova legge rappresenta il culmine delle richieste di Xi, fatte a novembre, di realizzare miglioramenti rapidi al quadro giuridico cinese per salvaguardare la sovranità, la sicurezza e gli interessi di Pechino nei rapporti con le parti straniere.

Anche se la legge era in fase di elaborazione da mesi, i media statali hanno rivelato l'esistenza di una bozza solo lunedì, affermando che il disegno di legge era pronto per la seconda lettura e l'approvazione finale questa settimana da parte del comitato permanente del Congresso nazionale del popolo. I legislatori senior hanno esaminato il disegno di legge per la prima volta ad aprile ma questa lettura non è stata annunciata all'epoca.

I dirigenti delle aziende straniere hanno espresso preoccupazione per quella che considerano una segretezza insolita. "Le aziende europee in Cina sono allarmate dalla mancanza di trasparenza in questo processo: la prima lettura non è mai stata annunciata e non c'è alcuna bozza da esaminare", ha dichiarato Joerg Wuttke, presidente della Camera di commercio dell'Unione europea in Cina, prima che la legge fosse approvata. "Tale azione non favorisce l'attrazione di investimenti stranieri nè rassicura le aziende che sentono sempre più che verranno utilizzate come pedine sacrificali in una partita a scacchi politica", ha affermato Wuttke.

L'approvazione della nuova legge segue un'ondata di sanzioni tra la Cina e i Governi occidentali nel corso dell'ultimo anno. Le amministrazioni Trump e Biden hanno imposto sanzioni contro alti funzionari cinesi, inclusi membri del Politburo del Partito comunista, composto da 25 membri, vicepresidenti del comitato permanente del legislatore cinese e un certo numero di funzionari coinvolti nella politica di Hong Kong. Anche Regno Unito, Canada e Unione Europea hanno annunciato misure simili.

Washington ha anche applicato in passato misure punitive contro aziende e individui cinesi che sono accusati di aver violato le sanzioni statunitensi contro la Corea del Nord e l'Iran. Pechino ha denunciato tali sanzioni come interferenze negli affari interni cinesi e ha sempre più risposto con misure proprie. Ad esempio, la Cina ha vietato a un certo numero di funzionari dell'amministrazione Trump di fare affari o di entrare nel Paese. Il ministero degli Esteri cinese ha anche annunciato piani, senza fornire dettagli, volti a punire alcuni appaltatori della difesa americani che hanno partecipato alle vendite di armi statunitensi alla democrazia insulare di Taiwan, che Pechino rivendica come suo territorio.

A gennaio, il ministero del Commercio cinese ha pubblicato nuove regole per contrastare quelle che ha definito come leggi e sanzioni straniere ingiustificate che colpiscono aziende e cittadini cinesi, che, tra l'altro, consentirebbero alle aziende cinesi di citare in giudizio i tribunali cinesi per il risarcimento delle perdite derivanti da misure straniere.

Poi, a marzo, il Congresso nazionale del popolo ha approvato i piani per migliorare il kit di strumenti legali cinesi per contrastare sanzioni, interventi e "giurisdizione a lungo raggio" da parte di Paesi stranieri, hanno affermato i media statali.

cos

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June 11, 2021 03:39 ET (07:39 GMT)