(Reuters) - A partire dal 14 gennaio, Citigroup inizierà ad applicare una policy aziendale annunciata in precedenza e nota come "no-jab, no job" (niente vaccino, niente lavoro), diventando la prima grande banca di Wall Street a introdurre un obbligo di vaccinazione contro il Covid-19.

Lo ha riferito una fonte a conoscenza della situazione.

La manovra giunge mentre il settore finanziario, da tempo intenzionato a tornare alla normalizzazione delle attività, valuta come riportare i lavoratori nei loro uffici nonostante la diffusione della contagiosissima variante Omicron.

Anche se Citigroup è la prima banca di Wall Street ad introdurre un simile obbligo, una manciata di altri grandi gruppi Usa hanno introdotto misure "no-jab, no-job", tra cui Google e United Airlines, seppur con diversi livelli di severità.

Citigroup ha annunciato a ottobre che avrebbe richiesto ai dipendenti statunitensi di essere vaccinati contro il Covid-19 come condizione essenziale per il loro impiego.

Sara Wechter, a capo delle risorse umane del gruppo, ha scritto a suo tempo in un post su LinkedIn che la banca così aderiva alla politica dell'amministrazione Biden, che richiede la completa vaccinazione a ogni lavoratore a sostegno di contratti governativi, dato che il governo resta un "grande e importante" cliente di Citi.

L'istituto ha comunicato a ottobre che valuterà le esenzioni per motivi religiosi o sanitari, o ogni altra forma di concessione in base alle norme statali o locali, a seconda di ogni singolo caso.

La fonte ha riferito che la banca inizierà a imporre la policy a partire dal 14 gennaio, senza però fornire ulteriori dettagli.

La Corte Suprema degli Stati Uniti sta intanto discutendo, su richiesta di funzionari di stato Repubblicani e di gruppi economici, se bloccare o meno l'obbligo vaccinale o di tampone imposto da Biden alle aziende con oltre 100 dipendenti.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Milano Claudia Cristoferi)