Insieme con Francia e Grecia

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 18 gen - L'Italia da oggi fino al 2100 potrebbe perdere il 4,43% del suo Pil a causa dell'innalzamento del livello del mare, dovuto ai cambiamenti climatici. Sarà infatti il Paese dell'Unione europea maggiormente colpito dal fenomeno, insieme a Francia e Grecia. È quanto afferma uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Report e realizzato dalla University of Technology di Delft, nei Paesi Bassi, in collaborazione con l'Università Ca' Foscari di Venezia e con l'Istituto Europeo sull'Economia e l'Ambiente di Milano. Questo dato, secondo i ricercatori, è dovuto agli ingenti danni economici che potrebbero subire alcune delle regioni strategiche per l'economia del Paese. Tra queste ci sono Veneto ed Emilia-Romagna che, in base alle previsioni perderanno rispettivamente il 20,84% e il 10,16%. "I due territori - spiegano gli autori dello studio - nel 2015 hanno contribuito addirittura al 18,32% del Pil italiano totale". Di contro, il Sud dello Stato potrebbe trarre dei benefici dall'innalzamento dei mari. Gli eventi estremi "sposteranno la domanda economica e innescheranno un aumento dell'offerta nel Sud, storicamente meno industrializzato, che sebbene potrà essere danneggiato dalle inondazioni, sarà molto meno colpito in termini relativi rispetto al Nord", spiegano gli esperti.

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(RADIOCOR) 18-01-24 17:00:46 (0541)EURO 3 NNNN


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January 18, 2024 11:00 ET (16:00 GMT)