L'anno è iniziato piuttosto male per le compagnie aeree europee. Ryanair è scesa del 4,5% dopo essere stata ritirata da diverse piattaforme di prenotazione online (Kiwi, Kayak, Booking...). La compagnia la definisce una decisione positiva, in quanto ritiene che queste agenzie facciano pagare ai clienti tariffe extra. Ciononostante, le giustificazioni non sono molto chiare e la situazione sta portando a un calo del fattore di carico degli aeromobili del vettore low-cost irlandese.

Per Wizz Air, la perdita de giorno si avvicina al 4%. Il mercato la punisce per il calo del tasso di occupazione degli aeromobili nel mese di dicembre. "Sebbene il tasso di crescita del volume dei passeggeri non sia molto diverso dall’attuale tendenza, il calo del fattore di riempimento è il primo su base annua dall'aprile 2021", osserva Gerald Khoo, analista di Liberum, aggiungendo "come sempre, sottolineiamo che non ci sono informazioni sui ricavi unitari e siamo riluttanti a leggere troppo nei dati di un singolo mese... Tuttavia, questo non placa i timori che Wizz Air stia aumentando la sua capacità troppo rapidamente".

Anche Air France-KLM è in calo, penalizzata, secondo gli operatori, dal lieve riemergere dei timori che gli alti tassi di interesse continuino a penalizzare le compagnie altamente indebitate. Dal canto suo International Consolidated Airlines, la società madre di British Airways e Iberia, ha perso il 3%. Lufthansa ha fatto poco meglio (-2%), dopo che Bernstein ha confermato la sua raccomandazione sell, con una valutazione di 7 euro.