MILANO (MF-DJ)--"Dato che tutti i vaccini approvati finora forniscono un'ampia protezione contro i ricoveri e il decesso per Covid-19 da un punto di vista delle salute pubblica la priorità resta far sì che più persone possibili siano completamente vaccinate. Per quel che riguarda dosi aggiuntive dei vaccini sta diventando più chiara la necessità di considerarla per persone che potrebbero rispondere meno alla vaccinazione contro il Covid, come gli immunodepressi. Le persone immunocompremesse potrebbero aver bisogno di una dose aggiuntiva, sono stati pubblicati studi che mostrano che non sempre questi pazienti rispondono ai vaccini e quindi una terza dose del vaccino a mRna ad almeno un mese dalla seconda è in grado di aumentare la risposta immunitaria".

Lo ha detto il coordinatore della task force sui vaccini dell'Ema, Marco Cavaleri, in conferenza stampa, sottolineando che "questi dati sono attualmente in fase di revisione sia per il vaccino di Pfizer che per quello di Moderna da parte del nostro comitato Chmp che deciderà entro inizio ottobre se una raccomandazione specifica possa essere inclusa nelle informazioni sul prodotto. E' noto che alcuni Paesi membri stanno già somministrando una dose aggiuntiva agli immunocompromessi per aumentare la protezione tra le persone vulnerabili".

"L'Ema insieme all'Ecdc sta costantemente esaminando i dati derivanti dall'andamento delle campagne vaccinali per capire se la protezione offerta dai vaccini a mRna possa essere aumentata con una dose di richiamo", ha proseguito, sottolineando che "i dati disponibili dimostrano che l'immunità offerta dai vaccini dura nel tempo e che la protezione dai contagi e dalla morte sta aumentando in varie parti del mondo. Stiamo però anche vedendo dati preliminari che mostrano una certa riduzione della protezione dai ricoveri tra le persone più anziane. Alcuni Stati hanno così deciso di iniziare a somministrare dosi di richiamo ad alcune fasce di individui per proteggere i più vulnerabili in vista della stagione invernale. L'Ema riconosce a pieno il ragionamento alla base di questa decisione".

"Oltre ai dati relativi alla terza dose per gli immunocompromessi l'Ema sta anche valutando l'uso di una dose aggiuntiva del vaccino di Pfizer a sei mesi minimo dalla seconda dose per le persone che hanno più di 16 anni. Il Chmp valuterà la sicurezza di questo vaccino quando è somministrato come terza dose e deciderà se raccomandare il suo utilizzo. Il risultato di questa valutazione è previsto a inizio ottobre a meno che non siano necessari dati aggiuntivi", ha concluso.

cos

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September 23, 2021 10:32 ET (14:32 GMT)