MILANO (MF-DJ)--Sembra che l'ondata di Covid-19 nel Regno Unito stia regredendo, lanciando un segnale promettente sul fatto che alti livelli di vaccinazione possano tenere a bada la variante altamente trasmissibile Delta e dare ai Governi fiducia nell'allentare le restrizioni sulla salute pubblica.

Ciò che non è chiaro, affermano gli epidemiologi, è se il calo dei casi rappresenti l'inizio di una diminuzione prolungata grazie alla vaccinazione oppure sia destinato a invertirsi quando le persone riprenderanno a socializzare e abbandoneranno del tutto le restrizioni dell'era della pandemia.

Potrebbe anche presagire l'inizio di una nuova fase di infezione più gestibile - almeno nei luoghi in cui è stata vaccinata un'ampia percentuale della popolazione - in cui i casi variano ma sono improbabili cluster di grandi dimensioni e le malattie gravi e i decessi rimangono bassi.

Il modo in cui quest'ultima fase si evolverà nel Regno Unito offrirà preziosi indizi agli Stati Uniti e ad altri Paesi su cosa aspettarsi mentre aumentano i tassi di vaccinazione. Il Regno Unito è stata la prima grande economia occidentale a sperimentare un'ondata significativa di infezioni dovute alla variante Delta. I casi giornalieri stanno ora aumentando vertiginosamente negli Stati Uniti e in alcune parti d'Europa, mentre i Governi fanno a gara per aumentare le vaccinazioni. Alcune Nazioni in Asia e Africa, che hanno un accesso minimo ai vaccini, stanno ancora una volta rafforzando i controlli sulla salute pubblica per arginare l'avanzata della variante Delta.

La media settimanale dei nuovi casi nel Regno Unito si è attestata a 29.238 ieri, in calo di quasi il 40% rispetto ai 48.000 casi giornalieri di una settimana prima, secondo un'analisi dei dati ufficiali realizzata dal Wall Street Journal. I dati giornalieri sono volatili: negli ultimi due giorni i casi segnalati sono aumentati di nuovo ma la media settimanale è stata inferiore alla media relativa a 14 giorni per quasi una settimana, a dimostrazione del rallentamento delle infezioni.

Attualmente ci sono circa 6.000 persone ricoverate in ospedale nel Regno Unito con il Covid-19, una frazione dei 40.000 casi ospedalieri registrati durante il picco della pandemia a gennaio. I decessi segnalati negli ultimi sette giorni sono stati in media circa 70, mentre a gennaio hanno regolarmente superato i 1.200 al giorno. Gli scienziati dicono che questo mostra l'efficacia dei vaccini. Oltre il 70% degli adulti del Regno Unito è stato completamente vaccinato, rispetto al 60% negli Stati Uniti.

Il calo delle infezioni segue un periodo di aumento dei casi dato che la variante Delta si è diffusa tra i più giovani, per lo più non vaccinati. A metà giugno, i casi sono saliti dal 50% al 60% in una settimana, spingendo il primo ministro britannico, Boris Johnson, a rinviare la decisione di eliminare quasi tutte le restrizioni sulla salute pubblica in Inghilterra, una decisione che alla fine è entrata in vigore il 19 luglio.

In Scozia, dove i casi hanno iniziato a diminuire prima che in Inghilterra, stanno diminuendo anche i ricoveri in ospedale, un altro segnale che il virus è in ritirata. I ricoveri giornalieri in Scozia sono stati in media quasi 60 al giorno nei sette giorni fino al 25 luglio, circa il 34% in meno rispetto a metà luglio. I ricoveri in Inghilterra, dove si concentra la maggior parte dei casi, sono ancora in aumento ma il tasso sta rallentando, come mostrano i dati.

Le stime dei livelli di infezione nella settimana fino al 24 luglio, pubblicate dall'Office for National Statistics del Regno Unito, hanno presentato un quadro più eterogeneo, con tassi di infezione in diminuzione in Scozia ma in aumento in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. L'agenzia conduce test regolari su un campione rappresentativo di migliaia di famiglie per dedurre la prevalenza del virus nella comunità. Tuttavia, la sua analisi ha indicato un calo dei livelli di infezione nei gruppi di giovani e di mezza età rispetto alle settimane precedenti e l'agenzia ha affermato di aver rilevato alcuni segnali che dimostrano che il tasso di aumento in Inghilterra sta rallentando.

Gli epidemiologi avvertono che i dati attuali non registrano ancora il pieno effetto della riapertura totale del Paese del 19 luglio, dato che può essere necessaria una settimana o più prima che una nuova infezione si manifesti. La nuova politica del Governo è quella di lasciare che le persone in Inghilterra decidano da sole se desiderano indossare la mascherina al chiuso o evitare gli assembramenti, sebbene rimangano alcuni controlli legali, come l'isolamento in caso di test positivo e le restrizioni ai viaggi. Scozia, Galles e Irlanda del Nord hanno definito le proprie politiche di salute pubblica e hanno scelto di mantenere in atto alcuni controlli aggiuntivi.

E' probabile un aumento dei casi nelle prossime settimane, affermano gli epidemiologi, dato che l'allentamento delle restrizioni ha aumentato i contatti tra le persone. Più avanti, l'autunno e l'inverno porteranno l'inizio di un nuovo anno scolastico e un clima più freddo che costringerà le persone a stare in casa, dove il virus può diffondersi più facilmente.

La grande domanda, per il Regno Unito e il resto del mondo, è fino a che punto i vaccini ridurranno da soli l'ampiezza dei futuri focolai o se saranno necessarie misure di salute pubblica come indossare la mascherina, lavorare da casa e rispettare il distanziamento sociale più a lungo.

cos

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July 30, 2021 09:34 ET (13:34 GMT)