ROMA (MF-DJ)--"Entro mercoledì si concluderanno gli approfondimenti sui rarissimi casi di trombosi cerebrale che hanno colpito soprattutto giovani donne. È plausibile che questi eventi abbiano una correlazione con AstraZeneca. Ciò non toglie che il rapporto rischi-benefici resti positivo e che in una situazione di scarsità si possa dare a tutti, anche se l'ideale sarebbe escludere le donne under 55".

Lo afferma in un'intervista alla Stampa Armando Genazzani, rappresentante italiano nel Comitato per l'approvazione dei farmaci dell'Ema, parlando degli effetti del vaccino Astrazeneca sulle donne.

"L'Ema suggerirà di valutare in base alla situazione pandemica nazionale e alla disponibilità di vaccini", continua aggiungendo che alcuni Paesi hanno già limitato l'uso di AstraZeneca perchè "si sono mossi senza tutti i dati. Solo l'Ema ha il quadro completo, compreso quello del Regno Unito, il più grande laboratorio sul tema".

Alla domanda se il vaccino Janssen di Johnson&Johnson che funziona ad adenovirus come AstraZeneca potrebbe avere lo stesso effetto collaterale, Genazzani risponde che "lo scopriremo solo dopo che sarà stato usato su 20 milioni di persone come AstraZeneca. Un farmaco ha sempre benefici, rischi e incertezze. E alcune componenti cambiano strada facendo". Funzionerà con una dose. "gli studi attuali ne garantiscono l'efficacia per sei mesi, poi si vedrà in base alle nuove ricerche".

L'approvazione dello Sputnik "come Curevac e Novavax penso verrà approvato dall'Ema entro giugno. Ha cominciato a sottomettere i dati all'autorità, ma essendo fatto in Russia ha standard e stabilimenti da verificare. Se va bene arriverà in estate", conclude.

pev

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April 06, 2021 03:14 ET (07:14 GMT)