MILANO (MF-DJ)--Lo scorso 26 novembre i ceo di Pfizer e Moderna, Albert Bourla e Stéphane Bancel, avevano annunciato che sarebbe servito un arco temporale di 30-40 giorni per adattare i vaccini anti-Covid alla nuova variante Omicron e complessivamente 100 giorni per iniziare le prime consegne (fine febbraio-inizio marzo 2022). A più di un mese di distanza da quell'annuncio però le tempistiche sembrano essersi dilatate e non di poco.

Un nuovo vaccino Pfizer adattato alla variante responsabile del repentino e vertiginoso aumento dei contagi in tutto il mondo potrebbe infatti arrivare non prima della tarda primavera del 2022. A dirlo è stata Sabine Bruckner, direttrice responsabile di Pfizer Svizzera. «Stiamo lavorando su due fronti», ha dichiarato la manager in un'intervista pubblicata dal quotidiano elvetico Blick. «Da un lato stiamo studiando l'efficacia dell'attuale vaccino contro le varianti del virus che si stanno diffondendo attualmente, dall'altro stiamo analizzando se sia necessario un adattamento del vaccino per essere pronti a prepararlo». Bruckner ha poi aggiunto che, «se si renderà necessario, potremo consegnare un vaccino adatto alla variante Omicron in primavera. Ovviamente però dopo aver ottenuto una nuova autorizzazione». Una versione adattata alla variante sarebbe di fatto un nuovo prodotto e in quanto tale necessiterebbe di una nuova autorizzazione da parte delle varie autorità farmaceutiche per l'immissione in commercio. Una procedura sicuramente più rapida rispetto alle precedenti, ma i tempi allungherebbero ulteriormente: verosimilmente le prime dosi contro Omicron verrebbero distribuite e somministrate tra aprile e maggio.

Tuttavia al momento non c'è ancora alcuna certezza sulla reale necessità di avere vaccini anti-Covid specificamente mirati a contrastare Omicron. Questo perché, se la doppia dose ha dimostrato di perdere efficacia nel contenere il contagio e gli effetti della nuova variante, in base ai primi dati una terza dose booster delle attuali versioni di vaccino a mRna già in commercio si sta rivelando in grado di proteggere da Omicron. «Dopo la vaccinazione di richiamo la protezione contro la malattia provocata da Omicron è 25 volte maggiore negli adulti rispetto alle due dosi», ha spiegato ancora Bruckner, «e questo significa che la terza dose serve soprattutto per proteggere da un grave decorso della malattia».

fch

(END) Dow Jones Newswires

December 29, 2021 02:16 ET (07:16 GMT)