ROMA (MF-DJ)--Il 2020 è stato dominato dalla pandemia su scala globale. Molti settori dell'economia hanno registrato forti cadute dell'attività. L'andamento dei mercati finanziari, dapprima molto negativo, nel corso del 2020 ha poi avuto un'intonazione positiva, recuperando gran parte delle perdite; a partire da novembre, segnali di ottimismo si sono diffusi soprattutto per l'avvio della produzione di vaccini. Per il sistema italiano della previdenza complementare, le ripercussioni della pandemia sono state nel complesso abbastanza contenute.

E' quanto emerge dalla Relazione annuale sull'attività svolta dalla Covip nel 2020 illustrata alla Camera dal presidente Mario Padula. Dal punto di vista organizzativo il settore ha reagito con tempestività ricorrendo al lavoro a distanza e rafforzando i canali telematici di scambio di informazioni con le imprese, con i gestori finanziari e i fornitori di servizi, con gli stessi iscritti.

La raccolta dei contributi è continuata con regolarità, mantenendo la sua tendenza alla crescita e mostrando un lieve calo dei dati aggregati solo nel 2* trimestre del 2020; sul versante delle uscite non si sono registrate tensioni nelle richieste di anticipazioni e riscatti.

A fine anno, grazie ai recuperi registrati dai mercati, i risultati della gestione finanziaria sono stati positivi. Il sistema, dunque, nel suo complesso ha fornito una risposta positiva alla situazione determinatasi per effetto della pandemia. A tale positiva risposta, che pure andrà nel prossimo futuro monitorata alla luce del progressivo affievolimento delle misure di contenimento delle ricadute occupazionali della pandemia, concorre tuttavia la particolare configurazione del sistema della previdenza complementare in Italia, che attualmente riguarda soprattutto i segmenti più protetti e più solidi del mercato del lavoro.

L'andamento delle adesioni alla previdenza complementare continua infatti a mostrare un quadro variegato; le differenze riscontrate nella partecipazione al sistema, ad esempio tra uomini e donne, tra persone in età matura e giovani, tra aree del nord e del sud del Paese, in larga misura non sono variabili indipendenti ma strettamente legate al differente livello di inclusione nel mercato del lavoro; nell'attuale contesto di maggiore difficoltà economica e sociale, vi è il rischio che si possano perdere di vista i traguardi di lungo termine, come quelli previdenziali. Confortati dalla capacità di tenuta del sistema in questo frangente, è importante che si pongano in essere il prima possibile tutte le iniziative utili per un nuovo e più consistente impulso allo sviluppo delle adesioni, al fine di superare i fenomeni di esclusione previdenziale.

La crisi conseguente all'emergenza epidemiologica conferma poi l'importanza del rafforzamento strutturale degli operatori del settore. Sempre più ai fondi pensione e alle casse di previdenza è chiesto di essere in grado di monitorare, prevenire e gestire i rischi che ne accompagnano l'attività; rischi che possono assumere forme inattese e dimensioni imprevedibili.

pev

(END) Dow Jones Newswires

June 14, 2021 05:10 ET (09:10 GMT)