MILANO (MF-DJ)--Il bitcoin oggi ha riagganciato quota 22.000 dollari, cosa che non succedeva da più di un mese. Qualcuno spera che la raffica di liquidazioni forzate a causa dellla serie di fallimenti (da Terra-Luna a Three Arrows Capital fino a Celsius Network) che ha sconvolto il mondo critpo negli ultimi tre mesi sia finita. In realtà è ancora presto per dirlo. Di certo il buon andamento del Nasdaq, a cui le cripto sono ormai correlate, sta dando molto aiuto. Ma soprattutto è Ethereum a trainare i rialzi.

La settimana scorsa la seconda cripto per capitalizzazione ha infatti annunciato che l'attesissimo e a lungo rinviato Merge, che dovrebbe avvenire il prossimo 19 settembre, precisando, comunque, che si tratta di una data indicativa. Per farla breve, il Merge è il passaggio dalla Proof of Work alla Proof of Stake per validare le operazioni sulla blockchain di ethereum. La prima, quella utilizzata dal bitcoin, comporta un altissimo consumo di energia mentre la seconda mira appunto ad abbattere tali consumi. I bitcoiner ribattono che solo la PoW garantisce alti standard di sicurezza. Da ethereum replicano che anche la PoS è sicura e ha il vantaggio di essere sostenibile dal punto di vista dei consumi energetici, riducendoli addirittura del 99%. Comunque la si pensi, il Merge sarà un momento storico per il settore delle criptovalute. Gli effetti sulla quotazione di Ethereum si vedono già: lo scorso 18 giugno la cripto co-fondata da Vitalik Buterin era scambiata a 913 dollari, oggi pomeriggio viaggia intorno ai 1.473 dollari, in rialzo di oltre il 9%. Il Bitcoin è invece a 22.103 dollari (+4,5%).

red

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1818:35 lug 2022


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