(Reuters) - Delta Air Lines ha registrato il primo utile trimestrale da quando è scoppiata la pandemia di coronavirus e ha previsto che resterà in utile per il resto dell'esercizio mentre la domanda è in ripresa, sostenuta dalla rapida distribuzione dei vaccini.

Nel trimestre terminato il 30 giungo l'utile netto ha raggiunto i 652 milioni di dollari, o 1,02 dollari per azione, grazie anche ai sussidi salariali forniti dal governo ai dipendenti delle compagnie aeree Usa e a un forte aumento dei ricavi trimestrali, che hanno superato le attese degli analisti.

"Ci lasciamo alle spalle i giorni del cash burn", ha detto a Reuters Ed Bastian, Ceo di Delta.

"I viaggi interni per motivi di piacere hanno completato la ripresa ai livelli del 2019 e ci sono segnali incoraggianti di un miglioramento delle attività e dei viaggi internazionali", ha affermato il Ceo della compagnia aerea.

Il titolo è in calo dell'1,73% a 40,59 dollari nelle contrattazioni iniziali.

I ricavi operativi rettificati di Delta relativi al secondo trimestre hanno registrato una flessione del 49%, a 6,35 miliardi rispetto al 2019, in significativo miglioramento dal crollo del 60,4% riportato nel primo trimestre e con cifre che superano la mediana delle stime degli analisti, pari a 6,22 miliardi di dollari.

Delta ha fatto sapere che i ricavi operativi rettificati per il trimestre che si concluderà a settembre saranno inferiori ai livelli del 2019 di circa il 30-35%, con una media di 8,47 miliardi, al di sopra delle stime Ibes elaborate da Refinitiv di 8,23 miliardi.

Al netto di elementi quali i sussidi salariali da parte del governo, l'azienda ha perso 1,07 dollari ad azione nel secondo trimestre.

Con le persone stanche della pandemia che vogliono riprendere a viaggiare, il traffico passeggeri ha raggiunto i massimi livelli dal marzo 2020, costringendo le compagnie aeree ad assumere più piloti e membri dello staff per sostenere la ripresa.

Delta ha rivelato di aver assunto diverse migliaia di persone durante il trimestre e che le assunzioni proseguono.

Anche i volumi dei viaggi di affari hanno mostrato continui miglioramenti nel corso del secondo trimestre ed entro settembre potrebbero mettere a segno una ripresa pari al 60% con la riapertura degli uffici, ha detto inoltre Bastian.

Un segmento che resta debole, tuttavia, è quello dei viaggi internazionali, con gli Stati Uniti che continuano a limitare l'ingresso a molti viaggiatori, tra cui quelli provenienti dall'Europa, che rappresenta uno dei principali mercati per Delta.

"È in tutta onestà motivo di frustrazione per noi", ha detto Bastian.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)