FRANCOFORTE (Reuters) - Deutsche Bank è tornata in utile nel 2020, per la prima volta dal 2014, sulla scia di forti guadagni nella divisione d'investment banking.

L'utile netto di pertinenza degli azionisti si attesta a 113 milioni di euro, contro una perdita di 5,7 miliardi di euro nel 2019. Gli analisti avevano stimato per il 2020 una perdita intorno ai 300 milioni di euro.

Il ritorno all'utile rappresenta una vittoria per il Ceo Christian Sewing, che è stato promosso nel 2018 per cercare di dare una svolta alle sorti della prima banca tedesca, dopo anni di perdite e pesanti sanzioni legate ad attività di riciclaggio di denaro e al ruolo della banca nella crisi dei mutui.

Nel corso degli ultimi 10 anni, Deutsche ha perso complessivamente 8,2 miliardi di euro. Gli analisti ritengono che la banca registrerà nuovamente un utile per il 2021, in base a un consensus di stime.

"Abbiamo costruito solide fondamenta per una redditività sostenibile, e siamo sicuri che questo andamento generalmente positivo continuerà nel 2021, nonostante questi tempi difficili", ha detto Sewing.

Deutsche Bank, come altre banche rivali, ha visto un boom delle attività di trading innescato dalla volatilità del mercato legata alla pandemia. Questo fattore ha elevato la divisione d'investment banking a motore di crescita della banca nel 2020.

I ricavi della divisione sono aumentati del 32% a 9,28 miliardi di euro nel 2020, mentre i ricavi dalle attività chiave su reddito fisso e valute e dall'attività di trading sono cresciuti del 28%.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)