Le parti coinvolte

Charlie Ergen, noto imprenditore americano, deve il suo successo alla creazione nel 1980 di EchoStar, allora distributore di apparecchiature per la televisione satellitare. Nel 2008, la società è stata ribattezzata Dish Network e si è separata dalla sua divisione tecnologica, che ha mantenuto il nome Echostar.

Oggi Dish offre servizi di televisione a pagamento e di telefonia mobile a milioni di clienti attraverso marchi come Sling TV e Boost Mobile.

EchoStar gestisce una flotta di satelliti che forniscono Internet a un gran numero di privati, aziende ed enti.

Nel corso degli anni, nonostante lo spin-off tra Dish ed EchoStar, le due società si sono scambiate molte attività e hanno mantenuto forti legami. In particolare, nel 2019 Dish ha raggiunto un accordo per l'acquisto delle attività di trasmissione satellitare di EchoStar.

Con l'arrivo del 5G, al fine di rimanere competitiva, Dish ha dovuto investire massicciamente - quasi 10 miliardi – in infrastrutture al momento strutturalmente non redditizie. Ciò spiega perché il flusso di cassa disponibile è recentemente sceso in territorio negativo. Si tratta di una notizia imbarazzante se si considera il livello di indebitamento del gruppo, che ha già dovuto rinegoziare alcuni prestiti.

Charlie Ergen, all'epoca presidente di Dish ed EchoStar, desidera realizzare un’importante ristrutturazione delle società e opta per un piano di fusione. La logica alla base di questa mossa è quella di combinare la nascente rete 5G di Dish con l'infrastruttura di comunicazione satellitare di EchoStar.

La vendita delle attività di televisione a pagamento di Dish, in declino, potrebbero anche essere un modo per rallentare l'emorragia dell'azienda.

Infine, EchoStar disponeva di 1,7 miliardi di dollari in contanti al 31 marzo e continua a godere di una crescita sostenuta, generando una notevole liquidità. Tale liquidità in eccesso potrebbe consentire a Dish di finanziare i suoi ingenti investimenti, in un momento in cui il mercato del debito le sta voltando le spalle e il prezzo delle azioni di Dish ha toccato quest'anno il livello più basso degli ultimi due decenni.

Tuttavia, molti analisti si chiedono se il progetto andrà in pareggio prima che i miliardi di dollari di debito di Dish arrivino a scadenza nei prossimi anni...

Focus sull’operazione

I termini precisi dell'accordo non sono ancora noti, ma il prezzo della transazione - l'acquisto di azioni EchoStar da parte di Dish - potrebbe essere inferiore al prezzo di chiusura del titolo EchoStar, che lunedì, il giorno prima della pubblicazione dei risultati della società, è salito di oltre il 21%.

Il prezzo rappresenterà comunque un premio rispetto alle ultime settimane, quando le azioni erano scambiate a circa 17 dollari. Dish è valutata circa 4 miliardi di dollari, mentre EchoStar ne vale circa 1,6 miliardi.

L'attuale capo di EchoStar, Hamid Akhavan, dovrebbe occupare il posto di direttore generale della società frutto di questa fusione.