BERLINO (Reuters) - La congestione delle forniture di semiconduttori nell'industria tedesca peggiorerà probabilmente nel secondo trimestre e porterà a un rallentamento della ripresa della prima economia europea quest'anno secondo Jens Ulbrichf, Cfo di Bundesbank.

La scarsa disponibilità di semiconduttori e di altri componenti industriali ha portato a una riduzione della produzione nell'industria manifatturiera, costringendo manager e politici a ripensare le filiere e a non affidarsi esclusivamente a una manciata di fornitori asiatici e statunitensi.

Le case automobilistiche e i produttori di elettronica stanno risentendo duramente dei ritardi nelle consegne di chip, provocate dalle chiusure delle fabbriche durante la prima ondata di Covid-19 lo scorso anno e da un balzo della domanda di semiconduttori in un mondo sempre più digitale.

"Ci aspettiamo che i problemi relativi alla scarsa disponibilità di semiconduttori peggiorino ulteriormente nel secondo trimestre. La situazione si potrebbe poi normalizzare a partire da metà anno", ha detto Ulbrich.

Alla domanda relativa ai costi dei ritardi per l'intera economia tedesca, Ulbrich ha risposto che le ricadute sono difficili da quantificare.

"Notiamo effettivamente dei chiari segnali di un rallentamento nella produzione di veicoli nel primo trimestre. Tuttavia, non è possibile isolare l'effetto dei semiconduttori, poiché diverse altre industrie vi si sovrappongono".

Ulbrich ha menzionato dei fattori eccezionali legati all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, che ha portato a un effetto molla sui chip e a un aumento della produzione nel quarto trimestre, che si è poi tradotta in una certa debolezza a inizio anno.

"L'aumento dell'imposta sulle vendite ha giocato un ruolo simile. In sostanza, solo i produttori possono quantificare l'effetto", ha detto il banchiere centrale.

Ma non c'è dubbio che la congestione delle forniture di semiconduttori e i relativi tagli alla produzione porteranno a una crescita più debole quest'anno.

"La ripresa sarà probabilmente un po' meno forte con questo problema specifico dei semiconduttori", ha affermato Ulbrich.

Ciononostante la Bundesbank prevede una ripresa relativamente forte da metà anno, che sarà sostenuta anche dai consumi privati, ha aggiunto il Cfo dell'istituto centrale.

Il governo tedesco ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica per l'anno in corso al 3,5% dal precedente 3%, contando su un rimbalzo della spesa delle famiglie una volta ritirate le restrizioni anticovid nel corso dell'estate.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)