MILANO (MF-DJ)--Gli Emirati Arabi Uniti hanno inviato segretamente il loro consigliere per la Sicurezza nazionale a Riad a settembre per cercare di dissuadere il principe ereditario dell'Arabia Saudita dal sostenere un taglio alla produzione di petrolio che avrebbe fatto infuriare gli Stati Uniti e rischiato di dipingere i produttori di petrolio come alleati della Russia, hanno detto al Wall Street Journal alcune fonti a conoscenza cdel viaggio.

Il funzionario degli Emirati, lo sceicco Tahnoun bin Zayed Al Nahyan, fratello del presidente degli Eau, ha incontrato il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman sostenendo il punto di vista di Washington secondo cui la riduzione della produzione non era economicamente necessaria e avvertendo il Regno circa le possibili ricadute geopolitiche della mossa. Bin Salman è però rimasto impassibile, hanno aggiunto le fonti.

L'Arabia Saudita ha convinto il gruppo Opec+, composto da 23 Paesi produttori di petrolio, in una riunione del 5 ottobre a ridurre la produzione di greggio di 2 milioni di barili al giorno a partire da questo mese. Il prezzo del petrolio è salito a 97 dollari al barile e ieri è stato scambiato a 94 dollari al barile, circa il 15% in più rispetto a prima della notizia del taglio diffusa a fine settembre. Washington, che sta lottando contro l'inflazione elevata ed è desiderosa di privare la Russia delle entrate derivanti dal petrolio ha sottolineato la propria contrarietà alla decisione e il presidente Usa, Joe Biden, ha avvertito che ci saranno conseguenze non specificate. Un portavoce degli Emirati ha affermato che le informazioni sullo sceicco Tahnoun, sui sauditi e sui tagli alla produzione non sono accurate, senza però elaborare.

Il divario tra Emirati e Arabia Saudita, che da tempo collaborano strettamente in materia di energia e sicurezza, è un segnale del disagio emerso tra alcuni membri dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec) che temono che il taglio danneggi le loro relazioni con gli Stati Uniti. Il viaggio dello sceicco Tahnoun mostra anche la crescente ambizione degli Emirati Arabi Uniti a imporsi come un produttore di petrolio che può sfidare i sauditi, anche se non sempre con successo. I funzionari sauditi hanno affermato che il taglio della produzione non è stata una mossa politica ma una necessità economica, non solo per l'Arabia Saudita ma per il mercato energetico globale. Con l'economia globale in preda all'inflazione e al rallentamento della crescita cinese, il ministro dell'Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha affermato che qualsiasi ritardo nel tagliare la produzione sarebbe stato tempo perso, citando la sua esperienza nelle precedenti crisi del 2008 e del 2020. "Quando perdi un'opportunità, perdi tempo, perdi una possibilità", ha detto il principe in una conferenza la scorsa settimana.

Con l'aumento delle critiche occidentali sul taglio della produzione e le voci circa il dissenso all'interno dell'Opec, l'Arabia Saudita ha fatto pressioni sugli Emirati Arabi Uniti e altri Paesi affinchè rilasciassero dichiarazioni a sostegno del taglio. Gli Eau hanno quindi dichiarato pubblicamente il loro sostegno all'accordo ma i funzionari del Paese hanno anche detto a Washington che avrebbero potuto fornire al mercato più greggio, se necessario. Il presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed bin Zayed al Nahyan, ha cercato di tracciare una posizione meno conflittuale con gli Stati Uniti rispetto alla sua controparte a Riad, anche se entrambi i leader continuano a coltivare relazioni con rivali degli Stati Uniti, come Russia e Cina. Gli Eau si sono anche mossi più rapidamente dei sauditi per migliorare le relazioni regionali con Iran, Turchia e Siria.

I due Paesi sono diventati rivali economici negli ultimi anni, dato che il principe Bin Salman cerca di attirare più società straniere lontano dal centro finanziario internazionale della regione, Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, a Riad e infine a Neom, una città futuristica che verrà costruita nel deserto saudita. E' probabile che le ramificazioni della disputa si protraggano per mesi. L'amministrazione Biden si sta consultando con i legislatori statunitensi per capire quali passi intraprendere per rimodellare le sue relazioni con l'Arabia Saudita.

cos


(END) Dow Jones Newswires

November 02, 2022 05:56 ET (09:56 GMT)