MILANO (MF-DJ)--Oggi l'Ecofin ha approvato la sua posizione (orientamento generale) sulla proposta RePowerEu, un piano per eliminare gradualmente la dipendenza dell'Unione dalle importazioni russe di combustibili fossili e che mira a rafforzare l'autonomia strategica dell'Unione diversificando l'approvvigionamento energetico e rafforzando l'indipendenza e la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'Ue.

In termini pratici, spiega una nota, la proposta mira ad aggiungere un nuovo capitolo RePowerEu ai piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) degli Stati membri dell'Ue nell'ambito di NextGenerationEu, al fine di finanziare investimenti chiave e riforme che aiuteranno a raggiungere gli obiettivi del piano.

"Oggi abbiamo compiuto un importante passo avanti nel rafforzare l'autonomia dell'Europa dai combustibili fossili della Russia. Voglio ringraziare i miei colleghi per aver accettato concessioni significative al fine di raggiungere questa posizione di compromesso del Consiglio. Dato il contesto geopolitico da quando la Russia ha iniziato la sua aggressione militare contro l'Ucraina e visti gli ultimi attacchi alle infrastrutture energetiche in Europa, sono certo che sia necessario spingere per un rapido accordo su questa proposta. E la Presidenza ceca è pienamente determinata a mantenere la nostra promessa di riformare radicalmente il settore energetico dell'Unione e porre fine alla nostra dipendenza dalle importazioni russe di combustibili fossili", ha dichiarato Zbynek Stanjura, il ministro delle Finanze della Repubblica Cea a nome della presidenza del Consiglio dell'Ue.

Nella sua posizione, il Consiglio modifica l'origine dei fondi per RePowerEu, nonché la chiave di allocazione degli ulteriori 20 miliardi di euro proposti dalla Commissione Europea. Per quanto riguarda le fonti di finanziamento degli ulteriori 20 miliardi di euro, invece della vendita all'asta dalla riserva di stabilità del mercato del sistema di scambio di quote di emissione (Ets) dell'Ue, il Consiglio opta per una combinazione di fonti: il Fondo per l'innovazione (75%) e l'anticipo delle quote Ets (25%). L'obiettivo del Consiglio è di non interrompere il funzionamento del sistema Ets dell'Ue garantendo nel contempo un flusso di entrate credibile.

Il Consiglio ha modificato il criterio di ripartizione introducendo una formula che tenga conto della politica di coesione, della dipendenza degli Stati membri dai combustibili fossili e dell'aumento dei prezzi di investimento. Nella sua posizione, il Consiglio limita l'obbligo per gli Stati membri di presentare il capitolo RePowerEu solo nel caso in cui desiderino richiedere finanziamenti aggiuntivi nel quadro del Pnrr sotto forma di prestiti Rrf da NextGenerationEu, sostegno a fondo perduto da nuove entrate o risorse appena trasferite da programmi di gestione condivisi e quindi non aggiornamenti al rialzo del contributo finanziario massimo.

Inoltre, il Consiglio ha consentito di includere nel capitolo dedicato a RePowerEu le misure della decisione di esecuzione del Consiglio che non sono più realizzabili in caso di un aggiornamento al ribasso a giugno 2022 del contributo finanziario massimo. Inoltre, l'Ecofin ha chiarito che gli Stati membri potranno richiedere il prestito fino al 31 agosto 2023. Nella sua posizione, il Consiglio include anche la possibilità di trasferimenti volontari dalla riserva di adeguamento alla Brexit (Bar), nonché dal Fondo per una transizione giusta (Jtf).

Per quanto riguarda le possibili deroghe al principio "non nuocere in modo significativo" agli investimenti che migliorano le infrastrutture e gli impianti energetici per soddisfare il fabbisogno immediato di sicurezza dell'approvvigionamento di petrolio e gas, è stato raggiunto un attento equilibrio che mira a limitare l'onere amministrativo aggiuntivo per gli Stati membri. Il Consiglio obbliga i Paesi membri a fornire una giustificazione alla Commissione quando desiderano avere una deroga al principio "non arrecare danni significativi".

cos


(END) Dow Jones Newswires

October 04, 2022 06:07 ET (10:07 GMT)